«Un ascolto attento e non superficiale delle sue corrispondenze, anche quelle messe all’indice su organi di stampa, basterebbe a smentire le illazioni che vogliono fare di lui un seguace di Putin», rilevano i rappresentanti sindacali, che chiedono all’azienda di «intervenire a difesa dei propri giornalisti».
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«Contro il collega Marc Innaro sono state mosse accuse pretestuose e infondate. In decenni di attività si è sempre distinto per competenza e rigore. Qualità che non sono venute meno neanche nei momenti più concitati e difficili di questi giorni di guerra». Lo affermano, in una nota, il fiduciario dei Corrispondenti e l’Esecutivo Usigrai.
«Un ascolto attento e non superficiale delle sue corrispondenze, anche quelle messe all’indice su organi di stampa, basterebbe a smentire le illazioni infamanti e riprovevoli che vogliono fare di lui un seguace di Putin», proseguono i rappresentanti sindacali, che chiedono all’azienda «di non rimanere inerte davanti ad accuse infondate, capziose e di parte e di intervenire finalmente a difesa dei propri giornalisti che sul campo stanno assicurando un flusso informativo senza precedenti su tutte gli aspetti della guerra in corso in Ucraina».
28 Feb 2022