LE MILLE E UNO VITE DI UN AMERICANO MOLTO POCO TRANQUILLO
Avvertenze per il lettore: la trattazione esposta in questo scritto non dipinge l’oggettiva realtà dei fatti, data la complessità e la vastità della materia. Sulla base di elementi documentali e testimoniali e di riflessioni offerte al pubblico da saggisti e scrittori ferrati nella materia, è mia attenzione raccontare una storia o, meglio, una serie di storie che si intrecciano fra di loro, degna, a mio giudizio, di essere posta all’attenzione del lettore interessato. Tutti i dubbi e gli interrogativi in merito vengono offerti a chi voglia approfondire l’argomento senza rinunciare a riflessioni e deduzioni personali…
(continua in pdf)
Pag. 51 del testo in pdf LE MILLE E UNO VITE DI UN AMERICANO MOLTO POCO TRANQUILLO
…“Vi prego di non tenere presente il mio italiano , inoltre non so scrivere a macchina. Non domandatemi neanche come mai solo ora uno sconosciuto vi scriva simili notizie ; se sono vere o false. Sta a voi giudicare. La mia non vuole essere una confessione ma vuole solo dire la verità dei fatti. Il vero uomo che organizzò la strage di via Fani e il rapimento di Aldo Moro è un italoamericano molto intimo di Ronald Stark (che la polizia tanto ha dato prova di proteggere) il nome è David , nato il 18.3.1954 a San Diego , in California , occhi azzurri , alto 1,77 capelli castani , corporatura media , a volte porta i baffi , ex marine in Vietnam col grado di capitano , poi entrato nelle special forces dei green berets. Ultimamente era consigliere militare della Central Intelligence Defence nella Germania Ovest. David è l’unico dei massimi dirigenti che ha organizzato la strage di via Fani e il rapimento di Aldo Moro insieme ai suoi compagni già noti alla polizia. David comunque non ha partecipato all’eliminazione di Aldo Moro. ultimamente era residente a Roma , ma vive in modo speciale a Milano (frequenta biblioteca USIS , in via Bigli 1/A”…
Pag. 55 del citato testo
…Non agli Stati si dovrebbe guardare ma ai “privati”, all’alta finanza, alla grande industria, ai grandi magnati, ecc… Il dato è presente sottotraccia in questa trattazione… Si pensi al ruolo del CFR (Council on Foreign Affairs), del Bilderberg, della Trilateral, ecc… altrettante stanze di compensazione al servizio di interessi privatissimi di profitto e arricchimento personale con la promozione del neoliberismo e della globalizzazione del Mercato. Sospesi fra “pubblico” e “privato”, come abbiamo visto, la famiglia Rockefeller è presenza costante, ma si potrebbero citare i Bush e altri, dinastie di magnati, finanzieri, petrolieri, ecc… sempre tesi a piegare il benessere collettivo a quello personale. In tale contesto la CIA e gli altri servizi di intelligence americani non hanno operato per il bene pubblico – sia pure da punto di vista strategico – e per affrontare un reale e prossimo pericolo “rosso” e sovietico, ma per soddisfare la voracità di potenti gruppi industriali e di interesse. Nel 1953 in Iran il Presidente Mossadeq venne rovesciato perché aveva nazionalizzato le risorse petrolifere del paese scontentando le compagnie americane ed inglesi. L’anno successivo toccò al Presidente del Gautemala Arbenz, fautore di una riforma agraria che collideva con gli interesse della potente United Fruit Company. Quest’ultima tentò anche, senza successo, di mobilitare la CIA, la mafia italoamericana e i cubani anticastristi per colpire mortalmente Castro e il suo regime. Un discorso analogo può essere fatto per il Presidente socialista Allende e la nazionalizzazione delle miniere di rame in Cile e via discorrendo… Non era l’URSS, in quanto tale, a fare paura, con il suo assetto totalitario e la pesante burocrazia, ma ogni tentativo volto ad arginare la voracità di criminali di altissimo bordo. Ancora recentemente, a proposito delle devastazioni e delle violenze teppistiche dei Black Bloc e di gruppuscoli simili al G8 di Genova (luglio 2001) sia lo storico americano Webster Griffin Tarpley e il giornalista ex agente dell’NSA (il servizio di intelligence addetto alla rete Echelon di intercettazione globale) hanno chiamato in causa le fondazioni Ford, Gates, Rockefeller, ecc… le società di Wall Street o quelle della Silicon Valley. Nel dannato sistema delle corporations e delle multinazionali c’è qualcosa di maledettamente marcio… Nulla è consentito realmente per opporsi alla globalizzazione del Mercato, legittimata dall’ideologia neoliberista e sostenuta anche da azioni palesemente criminali.