di MOWA
«Quando scoppia una guerra, la gente dice: “Non durerà, è cosa troppo stupida”. E non vi è dubbio che una guerra sia davvero troppo stupida, ma questo non le impedisce di durare.» (Albert Camus, La peste, 1947)
La drammaticità delle immagini del conflitto russo-ucraino passate nei reportage giornalistici delle televisioni non spegne i tanti dubbi che, inevitabilmente, sorgono a chi assiste impietrito a cotanta brutalità della guerra. Nel contempo, si ingigantisce il desiderio di pace subito, anche con la richiesta di una seria diplomazia che lavori in tal senso, invece, di un balbettio che agevola la guerra ed i belligeranti.
Un desiderio di pace che riaccende quel giusto dibattito sulle cause storiche che hanno infiammato la guerra mentre covava sotto le ceneri dei falsi leader mondiali il desiderio di riarmare i popoli per annientarsi l’un l’altro.
Popoli in guerra tra loro che non hanno saputo trarre le dovute conclusioni dopo le continue aggressioni di un sistema massocapitalistico che aizza, finanzia, fornisce strumentazione ed armi con relativi addestratori…, per ingrassare le proprie casse, come avvenuto, ad esempio, in Iraq, in Siria, in Afghanistan, nello Yemen… dove i veri responsabili, che hanno un nome e un cognome preciso come George W. Bush, Tony Blair, i coniugi Clinton… “devono” essere (e non dovrebbero) deferiti al Tribunale dell’Aia per essere giudicati come responsabili di crimini di guerra o contro l’umanità come stanno facendo, giustamente, per Putin, visto che le guerre che hanno provocato con palesi bugie hanno causato vittime innocenti per un numero altissimo di donne, bambini, anziani… e di strutture di quei Paesi. Ha ragione da vendere Moni Ovadia quando sul quotidiano il Riformista sostiene:
«Io vorrei sapere quale differenza c’è tra l’aggressione di Putin all’Ucraina e quella di Bush e Blair all’Iraq? Non c’erano armi di distruzione di massa, era una bugia grande come il monte Everest. Così come con una bugia fu aggredito il Vietnam.»
Tutte le guerre sono, ovviamente, ingiuste e non hanno attenuanti ma bisogna evitare di decontestualizzarle come fanno in molti lasciandosi trasportare dal sensazionalismo prima ancora che dalla vera notizia, viziando l’informazione con la propaganda. Arrivando, persino, ad offendere, interrompere, aggredire, chiunque sollevi altre prospettive più complesse – come avvenuto ad, esempio, ad Angelo D’Orsi il quale li ha chiamati con l’appellativo gramsciano di “spezzatori di comizi” -, rispondendo a cotanta bassezza del contendere.
Scrivono sul diritto all’informazione e di come abbia subito modifiche nel web:
«Direi che è un fenomeno vecchio, la propaganda di guerra, ma con alcuni elementi nuovi: (1) non siamo ufficialmente in guerra, ma la propaganda è strutturata come se lo fossimo; (2) siamo democrazie a suffragio universale, quindi la propaganda deve investire tutti a livello emozionale, per via audiovisiva; (3) siamo nell’era digitale, quindi tutti devono farsi ripetitori della propaganda; (4) l’Ue è un non-Stato democratico, con una non-politica estera comune e una non-difesa comune, la cui classe dirigente è totalmente impreparata alla guerra e quindi manipolabile; (5) siamo nell’era delle post-democrazie televisive, quindi la Fonte Unica dell’informazione di guerra è un governo costituito dai membri della casa di produzione televisiva di Zelensky, Kvartal-95, specializzata in fiction propagandistica (“Servitore del Popolo”); quindi in sostanza abbiamo non una Tv di Stato, ma uno Stato di Tv che fa a un tempo la guerra, la propaganda e la politica estera; da cui la certezza che la verità è lontana.»
Questo splendido resoconto pone una serie di domande su come siano state plasmate dagli orwelliani le nuove generazioni prima con le “riforme” della scuola che hanno visto alcuni docenti appiattiti verso il basso e diventati quindi diffusori di ignoranza, e poi con le leggi sull’oblio che hanno fatto scempio, in modo fascistizzato, della Storia che ha posto sullo stesso piano il nazismo e il comunismo… fino ad arrivare a non comprendere la differenza tra causa ed effetto di un’azione sostituendola con la sola emotività e non con la razionalità di cui ognuno dovrebbe dar conto.
La Storia deve darci, per forza, lo strumento per arrivare a stabilire a chi dare il sostegno e le motivazioni che lo sorreggono senza cadere nel retorico e negando le evidenze. Quando si parla di formazioni naziste che sono diventate militari in Ucraina bisogna allocarle nel giusto contesto e in quella precisa ideologia riconoscendo quindi la responsabilità di quanto compiuto dal 2014 nel loro territorio (colpo di stato, quanto accaduto alla Casa dei sindacati e sevizie interminabili contro gli abitanti russofoni del Dombass). A questo punto si dovrebbe citare il “Main Kampf”, di Adolf Hitler, quando scrive:
«I territori orientali vanno sfruttati, saccheggiati. Non bisogna avere nessuna considerazione degli slavi. Sono esseri subumani. Sarà necessario varare un programma che presupponga la disgregazione morale e fisica delle popolazioni slave. Bisogna ridurle allo stato di animali. E guai a dar loro un’assistenza sanitaria. Essi sono schiavi, bestie. Bisogna annientarli. Nei centri del mio nuovo Ordine verrà allevata una gioventù che spaventerà il mondo. Io voglio una gioventù che compia grandi gesta, dominatrice, ardita, terribile. Gioventù deve essere tutto questo. L’animale rapace, libero e dominatore, deve brillare ancora dai suoi occhi. I giovani debbono imparare il senso del dominio. Devono imparare a vincere nelle prove più difficili la paura della morte. La gioventù tedesca del futuro deve essere snella e agile, veloce come un levriero, forte come il cuoio e dura come l’acciaio Krupp. Non occorre che abbia alcuna preparazione culturale. La conoscenza guasta i miei giovani. Una gioventù attiva, determinata e dominatrice, ecco ciò che voglio… »
E allora bisogna chiedersi le ragioni del perché gli USA (in particolare) sono stati l’elemento attivo nel dare un così forte supporto ideologico-militare ad alcune formazioni in quella terra così vicina agli slavi. E la risposta è di natura storica: se si vuole dare una spiegazione a un così tanto fervore anti-russo (slavo) di Zelensky & c., bisogna ricercarne le origini negli accordi presi da alti ufficiali criminali del Terzo Reich con l’allora responsabile dell’OSS (diventata poi CIA), Allen Dulles come ben raccontato nel diario di uno dei protagonisti nazisti di allora:
«Alla fine di dicembre 1944 i colloqui arrivarono a buon fine. Ricordo bene i termini dell’accordo con l’OSS. Che un servizio segreto clandestino tedesco potesse continuare a esistere e a raccogliere informazioni nell’Est, come aveva fatto fino ad allora. La base dei nostri interessi era la difesa contro il comunismo. Che questa organizzazione non avrebbe lavorato per o sotto gli americani, ma insieme agli americani. Che l’organizzazione sarebbe stata finanziata dagli Stati Uniti. Che i servizi americani si sarebbero impegnati ad aiutare chiunque fosse stato proposto dall’organizzazione come un soggetto in pericolo.»
Arrivati a questo punto bisognerebbe parlare dell’Organisation der Ehemalingen SS- Angehorigen (Organizzazione degli ex membri delle SS) il cui acronimo era Odessa e della funzione protettiva anche del Regno Unito per evitare che i criminali nazisti andassero, giustamente, sotto processo.
Ma, c’era molto di più negli accordi sottoscritti sia per gli inglesi che per gli Usa, infatti molti criminali nazisti lavoravano nei o per i servizi segreti, per fare un esempio, Otto Skorzeny, ex Sturmbannfuhrer ed ex capo del commando Zeppelin, accusato di crimini di guerra (conosciuto perché abbatteva i prigionieri con un colpo di pistola alla nuca), fu reclutato nella nascente Cia, fu, anche, consigliere di Francisco Franco e suggeritore per istituire la “celebre” Brigada politico-social avviando corsi specialistici sulle tecniche di guerriglia, di assassionio e di rapimento, fu l’ideatore degli squadroni della morte e dei Berretti verdi…
Ora, tornando al presente e osservando le immagini di efferati omicidi in Ucraina che si susseguono bisogna trarre le dovute considerazioni e vedere quanto viene usato a fini propagandistici e contro gli oppressi…
Foto di Ryan Lau