Si è tenuta ad Astrakhan, una delle principali città della Russia meridionale, una riunione guidata dal Segretario del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa Mikolai Patrushev.
Prima dell’incontro – secondo quanto riporta il quotidiano Rossijskaja Gazeta – Patrushev ha discusso delle attività antiterrorismo e anti-sabotaggio, nonché della sicurezza nelle aree di confine, con l’inviato presidenziale Vladimir Ustinov e il governatore della regione di Astrakhan Igor Babushkin. Inoltre, è stata affrontata la situazione per garantire la sicurezza delle regioni di confine della Repubblica di Crimea e della regione di Rostov.
Il dirigente russo si è poi soffermato sulle minacce biologiche. A suo avviso, la questione della biosicurezza è particolarmente rilevante visto che gli Stati Uniti hanno dispiegato i loro laboratori biologici in tutto il mondo, anche in prossimità dei confini della Russia. E parliamo, ovviamente, principalmente dell’Ucraina.
Secondo Patrushev la fase attiva della creazione di laboratori biologici in Ucraina sotto il controllo del Pentagono è iniziata nel 2014, subito dopo il golpe provocato dagli Stati Uniti e dai suoi alleati occidentali.
“Nei laboratori biologici in Ucraina, gli scienziati militari statunitensi hanno creato virus, batteri, tossine e, in effetti, una nuova arma biologica”, tali dati, secondo quanto rivelato da Patrushev, sono stati ottenuti dall’esercito russo durante l’operazione militare speciale.
Inoltre, ha osservato che non solo sono state ottenute prove dello sviluppo di componenti di armi biologiche, ma anche delle consegne con il supporto del Pentagono e con il pretesto delle attività del Centro scientifico e tecnico ucraino.
Sono stati anche rivelate attività simili sul territorio dell’Ucraina dell’Istituto militare di microbiologia della Germania. Il segretario del Consiglio di sicurezza ha ricordato che laboratori simili sono stati dispiegati dagli USA in Georgia, Azerbaigian, Uzbekistan, Kazakistan e Armenia, “dove, con il pretesto della ricerca scientifica, conducono attività biologiche militari”.
Secondo Patrushev, i focolai di malattie infettive osservati in numerosi paesi possono essere direttamente correlati alle attività di questi laboratori biologici.
“Ulteriori indagini sul territorio dell’Ucraina faranno senza dubbio luce sulle vere intenzioni di tali ricerche da parte degli Stati Uniti e dei loro alleati”, ha riassunto il segretario del Consiglio di sicurezza russo.
Inoltre, ha evidenziato che attualmente, in connessione con lo svolgimento dell’operazione militare speciale, i rischi di portare agenti patogeni di malattie pericolose dal territorio dell’Ucraina stanno aumentando in modo significativo. Patrushev ha anche ricordato che i rischi di diffusione dell’infezione da coronavirus rimangono rilevanti. Pertanto, in alcune regioni del sud della Russia, l’incidenza di Covid-19 ha superato la media nazionale.
In generale, più di un milione e trecentomila residenti sono stati contagiati dal coronavirus nel distretto, mentre più di 40mila persone hanno perso la vita. E quasi la metà dei casi di febbre emorragica di Crimea rilevati nel paese, così come un quarto dei casi di febbre del Nilo occidentale, si verificano nel Distretto Federale Meridionale. Secondo il segretario del Consiglio di Sicurezza, esiste una potenziale minaccia di infezione di animali e uccelli con malattie pericolose, tra cui afta epizootica, rabbia, peste africana, antrace e altre.
Considerando tutte le minacce, Patrushev ha esortato a prestare un’attenzione prioritaria alla sicurezza antiterrorismo delle strutture impegnate nella produzione, stoccaggio e trattamento di sostanze biologiche, chimiche e radioattive.
28 Aprile 2022