MOWA
La puntata di Report del 6 giugno 2022 ha messo in risalto alcune vicende legate alla politica – o meglio di alcuni politici – illustrando una bassa qualità sia etica che morale al punto che il sito della RAI riporta:
“Beppe Grillo, il garante del Movimento 5 Stelle è indagato, insieme all’armatore Vincenzo Onorato, dalla procura di Milano per traffico di influenze illecite.
Il reato, commesso da chi si fa promettere o dare denaro sfruttando le sue relazioni con un pubblico ufficiale, è stato inasprito proprio dai 5 stelle. Onorato, secondo le ipotesi della procura, dopo aver pagato Grillo attraverso alcuni contratti commerciali, avrebbe richiesto al garante dei 5 stelle una serie di interventi in favore di Moby Spa che Beppe Grillo avrebbe poi veicolato a esponenti politici. Nell’ambito della stessa inchiesta sono state eseguite perquisizioni anche nella sede della Casaleggio Associati e si è scoperto che anche Davide Casaleggio avrebbe preso soldi da Onorato. Si tratta di un contratto da 600mila euro l’anno per la stesura di un piano strategico per sensibilizzare gli stakeholders alla tematica dei benefici fiscali. Oggi le strade dei Cinque stelle e di Davide Casaleggio con la sua Associazione Rousseau si sono divise, ma qual è stato il ruolo di Casaleggio all’interno del Movimento? Esisteva il conflitto di interessi sempre negato?”
La trasmissione di Report racconta, anche, di come alcuni politici abbiano sfruttato la loro posizione per trarne un vantaggio:
“Dal 20 gennaio scorso uno dei più importanti teatri d’Italia ha chiuso i battenti: L’Eliseo
L’Eliseo di Roma è in vendita per 24 milioni di euro sul sito di un’agenzia immobiliare. Proprietario e direttore artistico è Luca Barbareschi, attore, produttore, ma anche ex politico. Negli anni al suo Eliseo sono stati assegnati cospicui finanziamenti pubblici, come quello da 8 milioni di euro inserito nella Legge di Bilancio 2017, con la motivazione dei festeggiamenti per i 100 anni dalla nascita del teatro. A indagare bene, però, si scopre che il centenario era già stato festeggiato, diversi anni prima.”
La trasmissione segnala, inoltre:
“Siamo il Paese della pasta, della pizza, dei formaggi e della carne DOP.
Il nostro made in Italy vanta imitazioni in tutto il mondo, ma la guerra in Ucraina, tra i più importanti produttori di cereali al mondo, ha messo in evidenza quanto dipendiamo dall’estero per le materie prime: non ne abbiamo abbastanza per produrre le nostre eccellenze. Quali politiche, negli anni, ci hanno resi così fragili? Perché è diventato più conveniente tenere i campi incolti? E chi sta speculando sui prezzi schizzati alle stelle? Report compie un viaggio nella filiera agroalimentare tra chi coltiva, commercia e vende il grano sulle piazze internazionali per capire quanto la politica sia in grado di disciplinare il mercato e quanto l’equilibrio tra grandi multinazionali, allevatori e produttori, incida poi sul reddito di chi produce materie prime e di chi fa la spesa.”
La trasmissione entra nella vicenda del conflitto russo-ucraino sostenendo che:
“Dall’Ucraina arrivano da settimane immagini e racconti delle atrocità commesse durante il conflitto.
Il Governo di Kiev ha raccolto oltre 8mila denunce di uccisioni di civili, stupri, torture, utilizzo di armi non convenzionali da parte delle truppe russe. Il mondo invoca l’intervento della Corte Penale Internazionale con sede a L’Aia, il tribunale che deve fare luce sull’accaduto e potrebbe dichiarare Vladimir Putin e gli altri vertici russi criminali di guerra. Ma la giustizia internazionale funziona davvero? Con un’intervista esclusiva al presidente della Corte, Piotr Hofmanski, e il parere di rinomati esperti di diritto internazionale, Report spiegherà quali sono i limiti con cui deve fare i conti l’inchiesta sull’Ucraina. E racconterà come e per quali ragioni è stato ostacolato negli ultimi 20 anni il lavoro della Corte de L’Aia.”
Possiamo dire che le trasmissioni giornalistiche, se fatte con onestà intellettuale, possono dare buoni se non ottimi risultati informativi al pubblico.