di MOWA
«Non occorre che tu faccia lo scemo per convincerli che sei scemo… comportati al naturale.» (Groucho Marx, XX sec.)
Piange il cuore nel vedere tanta “materia grigia” (!?) riposta in soffitta e messa sotto chiave per evitare di essere utilizzata da un mainstream che considera deficienti tutti coloro che lo circondano e che, invece, si sforzano di capire cosa stia accadendo sia sul versante internazionale che nazionale.
Tanta è la boria di quel tessuto mediatico che si ostina (grazie ai loro “padroni della borsa” che progettano e architettano tali circostanze) a riproporre lo schema che questa parte del Mondo (occidentale) sia nel giusto e che, gli altri, invece, abbiano torto, che questa sia democrazia mentre di là, invece… Non importa, poi, se, proprio da questa parte vi sono, anche se in forme diverse, delle monarchie (in Europa una dozzina) che continuano a regnare. Un ossimoro considerato anche logico per chi contrappone democrazia ad assolutismo, anche se, poi, questo è camuffato. La visione del mondo di costoro è contrastante, infatti non sanno, ad esempio, che il cittadino inglese, a differenza di chi vive in una repubblica, fa giuramento alla regina (oggi al re) per avere il requisito, non di cittadino ma di suddito.
“Materia grigia” che, se utilizzata, avrebbe potuto sollevare delle perplessità sul versante internazionale quando l’élite più guerrafondaia del Mondo, come quella statunitense, [1] in compagnia di altri colonizzatori alleati, ha, materialmente, mandato i figli degli ultimi (con la promessa della cittadinanza), fanatizzati da uno stupido sciovinismo, a fare le guerre in nome e per conto degli interessi di quella sparuta ed esigua minoranza che deturpa e saccheggia l’ambiente, pone condizioni legislative di contrasto degli uni contro gli altri, modella scale di valori ingiustificate tra gli esseri viventi di questo pianeta in nome del loro profitto spacciato come benessere generale… e molto altro ancora.
Perplessità che avrebbero dovuto essere sollevate dalle e nelle persone di classe (intese in questo caso come oneste) mentre, invece, vengono e rimangono abbagliate senza reagire da chi si da lustro con falsi sorrisi che nascondono, in realtà, la propria cinica brutalità come avvenuto, ad esempio, quando fu presentata all’Onu una fasulla fialetta di antrace [2] per giustificare la guerra in Iraq che ha provocato la morte di milioni di innocenti vittime della supremazia sui più deboli e, poi, sempre con quell’altrettanta disinvoltura, l’incarcerazione, immotivata, di quel bravo giornalista di nome Julian Assange colpevole di aver svelato al mondo cosa si celasse dietro il paravento di quei falsi sorrisi. L’incarcerazione, senza ragione, di Assange (che raramente viene sollevata dai media da questa parte del Globo), [3] tra l’altro, non dovrebbe, forse, far venire il dubbio, a quella specie “materia grigia” di cui sopra, che il cosiddetto concetto di “democratico” sia più fluttuante di ciò contro cui ci si scaglia quando si parla dell’altra metà del pianeta, quella considerata diversa e sempre cattiva?
Quanti sanno che, nei giorni scorsi, vi sono state, nonostante la “censura” non dichiarata dei media, manifestazioni per la liberazione di Assange che viene tenuto in una prigione di massima sicurezza benchè non abbia ucciso nessuno e, anzi, ha denunciato con le sue inchieste coloro che uccidevano cittadini inermi e lucravano facendo affari sulla pelle degli ultimi?
Quanti sanno che le armi o i soldi dati per i conflitti in corso non vanno in toto ai contendenti ma si perdono in rivoli e percorrono altre vie illegali finendo nelle mani di terroristi e della malavita?
Ma, soprattutto, quanti sanno che chi fornisce armi e soldi è a conoscenza di queste cose e non fa nulla per bloccarle, … Anzi le incentiva per aumentare il proprio guadagno!
E, allora, bisogna fare una vera riflessione e domandarsi, onestamente, cosa voglia dire, oggi, essere democratici da questa parte del Mondo senza avere timore di quella che sarà, inevitabilmente, l’ovvia risposta e cominciare ad impegnarsi in prima persona e lottare per cambiare lo status quo riconoscendo le storture che determinano le differenze di classe, provocano ineguaglianze, guerre e morte e restituendo dignità, finalmente, a tutti.
NOTE
[1] https://www.iskrae.eu/1776-2017-stati-uniti-222-anni-di-guerre/
[3] https://fb.watch/g72Mv78MNh/