DANILO TOSARELLI – MILANO
Finalmente si sono conclusi i campionati mondiali di calcio 2022.
La finale tra Argentina e Francia è stata entusiasmante.
La passione calcistica è contagiosa, ma un attimo dopo…
Marino Bartoletti, grande giornalista sportivo, ha avuto coraggio.
Intervistato da Fabio Fazio, ha espresso critiche pesanti, senza ma.
Ha messo sotto accusa il mondo del calcio, riferendosi al Qatar.
“Si è voluto accontentare a tutti i costi, un bambino capriccioso.”
La costruzione di 7 nuovi stadi è costata la vita a 6500 lavoratori.
Amnesty international, da anni denuncia i troppi migranti morti.
Sono in molti a definire il Qatar “uno stato schiavista.”
L’Emirato del Qatar è una monarchia assoluta ed indiscutibile.
Partiti politici e sindacati sono banditi. La stampa è censurata.
L’omosessualità, ad esempio, è reato punito persino con la morte.
La FIFA ha preferito ignorare tutto ciò e concedere “il grande evento.”
La FIFA ha preferito i vantaggi del grande business. Un abominio.
Ma poi scoppia lo scandalo che coinvolge il Parlamento Europeo.
Salta fuori il nome di Antonio Panzeri, prima PD e poi Articolo 1.
Ma ancora di più, ex segretario della Camera del Lavoro di Milano.
Avrebbe ricevuto paccate di soldi, per cercare di riabilitare il Qatar.
L’Emirato aveva bisogno di raccogliere consensi e simpatia.
La semina andava fatta con intelligenza e scaltrezza, senza risparmi.
Evidentemente, la storia politica di Panzeri offriva garanzie utili.
Esponente di sinistra ed ex sindacalista. Panzeri è andato oltre.
Ha fondato Fight Impunity, una Ong nata nel 2019 e molto attiva.
Ambito diritti umani e composta da molti europarlamentari ed ex.
Qualcuno avrebbe mai potuto dubitare sull’onesta’ di tale uomo?
Assolutamente credibile, se non fosse che qualcuno si è pentito.
Messo alle strette ha spifferato ed ora ne vedremo delle belle…
Quanti altri nomi eccellenti potranno spuntare?
Evviva il garantismo, ma francamente…
Anche la vicenda di Aboubakar Soumahoro mi getta nello sconforto.
Lui non è indagato, ma lo sono moglie e suocera. Non a caso.
La giustizia farà il suo corso, ma una cosa appare evidente a tutti.
Aboubakar non è uno qualsiasi. Da sempre un simbolo, un esempio.
Contro qualsiasi razzismo. Contro qualsiasi forma di sfruttamento.
Lui non poteva non sapere e questo ai miei occhi lo rende colpevole.
Le vicende Panzeri e Soumahoro creano ombre inquietanti.
Questi personaggi provengono dalla storia della sinistra.
E la storia della sinistra è anche la mia storia. Non la rinnego.
Purtroppo, sospetti e conferme gettano fango anche su di me.
Aveva ragione Berlinguer quando parlava di questione morale.
Che è questione eminentemente politica, non giudiziaria.
La questione giudiziaria riguarda imputati, giudici ed avvocati.
La Questione Morale riguarda eletti, elettori e qualità di una democrazia.
Fa tutt’uno, con la rilevanza politica di un esponente delle istituzioni.
Non si può far finta di nulla. Panzeri e Soumahoro hanno tradito.
Tradito il rapporto fiduciario che lega il cittadino ed il suo eletto.
Coerenza e rigore morale sono diventati un optional.
Un’altra delusione a chi ancora crede nel valore della politica.
Una politica svolta con spirito di servizio e non per fare gli affari propri.
Quella politica che sappia ricucire un rapporto vero con l’elettore.
L’enorme astensionismo dell’oggi, ne è l’indiscutibile cartina tornasole.
Molti di voi mi giudicheranno un inguaribile idealista. Può essere.
Ma è costantemente presente in me, disincanto e consapevolezza.
Dobbiamo tenere aperta la porta della speranza e dell’impegno.
Abbiamo il dovere di trasmettere ai nostri figli e nipoti, valori sani.
Non possiamo arrenderci, insegnando loro che vincono i più furbi.
Che non dovranno farsi alcuno scrupolo nel calpestare gli onesti.
Purtroppo, il clima sociale di oggi trasmette questi valori da giungla.
Non sono I miei. Continuerò con ostinazione a contrastarli.
Onestà, coerenza e rigore morale rimangono per me imprescindibili.
Come non è ovviabile, riporre fiducia in qualcuno che ti rappresenti.
Ogni nostra idea ha bisogno di rappresentanza, non è eludibile.
La fiducia in chi ti rappresenta è elemento imprescindibile.
È possibile restare delusi, ma la ricerca deve proseguire.
Ognuno di noi ha la necessità di dare fiducia a qualcuno, sempre.
È così nella vita personale, lo è anche in politica.
La fiducia è un sentimento connaturato con la nostra esistenza.
La teoria che ognuno di noi rappresenta se stesso è sbagliata.
È controproducente l’idea che non ci si possa fidare più di nessuno.
È l’ammissione di una sconfitta definitiva, che uccide ogni speranza.
Rappresenta il fallimento totale nelle relazioni umane.
Ancora una volta sarebbe il trionfo del dio denaro. Valore unico.
Valore indiscutibile, perché rappresenta una certezza plausibile.
Se ne hai tutto bene, altrimenti puoi anche morire. Amen.
Per me tutto ciò è inaccettabile, perché sono comunista.
Credo ancora in quell’idea forte che può modificare la realtà.
E quell’idea ha bisogno di condivisione e rappresentanza.
Un’ampia partecipazione attiva, sarà l’unica e vera garanzia.
Prosegue il mio impegno, prosegue la mia ricerca…