di MOWA
«Il comunismo non toglie a nessuno il potere di appropriarsi dei prodotti sociali; toglie soltanto il potere di soggiogare il lavoro altrui mediante questa appropriazione.» ( Karl Marx, Manifesto del partito comunista )
Pezzi importanti e produttivi del mondo civile europeo si stanno mobilitando per conservare quelle che sono le conquiste civili, frutto di lotte, dei loro nonni e padri, come la sanità pubblica al 100%, [1] la pensione in età ragionevole contro, a dirla alla Jean-Luc Mélenchon, [2] la “grave regressione sociale”, [3] … in un crescente processo unitario dal basso che sembra ridare, finalmente, speranza all’unica classe a cui si deve il progresso sociale.
Sembrano inutili o, forse, insufficenti i tentativi da parte del potere, di estromettere dal protagonismo attivo i potenziali attori di quell’emancipazione collettiva con furbesche leggi elettorali che premiano i lacchè e allontanano i cittadini dall’andare a votare o attuano revisionismi storici [4] con l’evidente intento di ripercorrere strade già battute dai nazisti nel secolo scorso e, guardacaso, riproposte, proprio, dai nuovi alfieri ucraini che hanno bruciato libri “scomodi”, [5] in quanto, le basi dell’unità di classe sono molto solide (ora magari, frastornate dalle martellanti campagne disinformative messe in atto dai dominatori), e punto di riferimento per una civiltà evoluta e consapevole.
Non sono valsi, in questi paesi europei, i messaggi demagogici dei ruffiani del potere nel tentativo di calmare gli animi, infatti continuano le agitazioni del mondo dei lavoratori che si ampliano sempre più dilagando in altri Stati e chiedendo coesione su parole d’ordine chiare e cristalline, per dirla di nuovo alla Jean-Luc Mélenchon, per evitare di “...trasformare tutta la nostra esistenza in una merce come hai fatto [il presidente francese Emmanuel Macron] con la salute, come stai facendo con l’istruzione”. [6]
Un mondo più giusto, quello voluto dalle imponenti manifestazioni dei lavoratori, con progetti di crescita sociale nella pace e non nelle versioni guerrafondaie che farebbe rischiare di separare, ulteriormente, i popoli da un benessere comune dove possa albergare quell’egualitarismo costituzionale per un reale e sostanziale respingimento di separatezza ideologico-nazionalistica voluto da frange negazioniste. Un’Europa che prenderebbe, finalmente, la forma voluta dai costituenti, fatta dai popoli per i popoli e non quella avanzata sino ad ora dalla finanza o dai banchieri che aumentano i tassi d’interesse per mera speculazione e vergognoso guadagno a scapito dei soliti sfruttati nell’ormai noto refrain “i guadagni ai ricchi e i debiti al popolo” e che hanno bloccato gli aumenti degli stipendi al 1990 giocando con l’inflazione sempre e solo a danno dei lavoratori.
Note
[1]
Centinaia di migliaia di persone a Madrid ?゚ヌᆭ.
Non per festeggiare una vittoria di Real o Atletico, ma per difendere una sanità 100% pubblica e universale dagli attacchi del PP.
La mobilitazione popolare è l’unico vettore di trasformazione nell’interesse della maggioranza. pic.twitter.com/nlvMAtt5eP
— Giuliano Granato (@Giul_Granato) February 12, 2023
[3] https://www.lastampa.it/esteri/2023/01/31/news/parigi_sciopero_riforma_pensioni-12615196/
[5]
I libri in russo vengono bruciati in Ucraina. Qualcuno potrebbe nominare i grandi scrittori ucraini? pic.twitter.com/UJ7qodJh8Q
— Татьяна Антонова (@TatiUdaci) February 13, 2023
Foto di Mike B