di Pino Maniaci
Due fidanzati, follemente innamorati l’uno dell’altra. Si chiamavano Ján Kuciak e Martina Kušnírová e avevano entrambi ventisette anni.
Martina era solita parlare con la madre quotidianamente ma alla telefonata della sera del 21 febbraio 2018 non aveva risposto. E nemmeno a quelle dei giorni successivi, fino al terzo, quando il telefono si spense probabilmente a causa della batteria scarica.
Il 26 febbraio la macabra scoperta: i due fidanzati erano stati brutalmente assassinati a bruciapelo con una pistola calibro 9. Ján era un giornalista investigativo, il primo ad essere stato ucciso in Slovacchia: punito perché stava indagando sui probabili legami tra alcuni politici slovacchi e la ‘ndrangheta.
Oggi nessuno parla più di questo omicidio. I tentacoli delle mafie arrivano ovunque, bisogna spezzare il cordone ombelicale che lega la criminalità organizzata alla politica, altrimenti questo cancro continuerà ad espandersi sempre di più, seminando morte e paura.
Ma al governo c’è qualcuno disposto a farlo?