DANILO TOSARELLI – MILANO
Quando si affronta la questione SICUREZZA, sembra un tiro alla fune.
Chi la tira di qua e chi la tira di là.
IL SOLE 24 ORE ha stilato recentemente una classifica, sulle città italiane.
Milano risulterebbe la città più pericolosa del Belpaese. Dati riferiti al 2022.
A Milano, sono state effettuate 8.500 denunce per reati, ogni 100mila abitanti.
Segue Rimini con 8.000 denunce ogni 100mila abitanti.
Bologna con 7.000 denunce.
Torino a pari merito di Bologna, con 7.000 denunce ogni 100mila abitanti.
Roma è quinta con 6.600 denunce.
A Milano prevalgono le rapine all’interno di edifici e furti di auto parcheggiate.
Numeri elevati, ma in diminuzione.
Avvengono borseggi nelle stazioni e in metropolitana e furti nei negozi.
In forte crescita, le truffe informatiche.
Passiamo adesso, ai dati forniti il 14 aprile 2023 dal QUESTORE di Milano.
Il dottor Petronzi fa riferimento ai dati del 2022. I reati a Milano.
Complessivamente, aumentano i reati predatori ed i reati di strada.
I reati denunciati a sfondo sessuale sono circa 400.
Sono 380 i casi di stalking.
Oltre 550 i maltrattamenti avvenuti all’interno delle mura domestiche.
Nel 2022 la Polizia ha effettuato 1800 interventi per segnalazioni particolari.
Riguardano persone squilibrate o moleste. La maggior parte, patologiche.
Legate a disagio psichico, spesso dovuto ad uso di alcool o stupefacenti.
Il MINISTRO DEGLI INTERNI PIANTEDOSI ha visitato Milano il 10 maggio.
Nega vi sia un’emergenza sicurezza a Milano. Stazione Centrale?
I reati tipici quali furti, rapine, lesioni personali e violenze sessuali?
PIANTEDOSI ha dichiarato, che rispetto al 2019 sono calati del 39%.
Promette comunque, 250 agenti in più tra CC, PS e GDF, entro fine 2023.
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA FONTANA non è contento.
Sostiene che ” la sicurezza è un problema, chiamarla emergenza conta poco.
Importante è risolverla. Anche nella percezione che devono avere i cittadini.”
Propone l’esercito a gestire l’ordine pubblico.(?!)
Il SINDACO SALA, polemizza con Fontana. Non esiste il problema sicurezza.
Concorda con Piantedosi, ma richiede più agenti e più telecamere.
Sostiene, che sia scarso il rinforzo di agenti promessi da Piantedosi.
Lui metterà in campo 500 agenti della Polizia Locale in più. Quando?
Milano avrà in campo 500 agenti della Polizia Locale in più solo a fine 2025.
Salvo imprevisti, uno sforzo ingente ed apprezzabile, ma Sala non lo dice.
Ancora una volta, la politica impone il gioco delle parti. È evidente.
Tutto ciò non favorisce la soluzione dei problemi. La politica li complica.
Ecco perché, un osservatore attento può solo mettersi le mani fra i capelli.
Non parliamo, di quello che può provare un serio operatore di polizia…
Vogliamo innanzitutto affermare che una sicurezza assoluta non esiste?
Qualunque persona di buon senso può comprenderne il perché.
Dopodiché, deve diventare obiettivo condiviso lavorare per migliorarla.
Migliorare il grado di sicurezza, ridimensionare la percezione di insicurezza.
Spesso, la percezione è diversa dalla realtà dei fatti. Chiediamoci il perché.
I mezzi di informazione, inclusi i social, hanno spesso gravi responsabilità.
È fondamentale dare il giusto rilievo al fatto grave, ma senza eccedere.
La stessa violenza, riportata per alcuni giorni consecutivamente, diventa altro.
Nella percezione comune, diventano tante violenze che si sommano. È così.
Il fatto grave diventa uno spauracchio, per il quale più nessuno passa da lì…
È legittimo fare i conti con la percezione di insicurezza, ma non alimentiamola.
Invece purtroppo, certa politica ci sfruguglia, complicando la nostra quotidianità.
Non c’è cosa peggiore di un cittadino spaventato. Spesso, non c’è n’è motivo.
Ma certa politica, ha bisogno di “urlare al lupo”.
Per poi accarezzare la pancia del cittadino elettore con promesse spesso insensate.
Ma la questione sicurezza riguarda anche ognuno di noi.
Perché se nessuno interviene, in presenza di un fatto grave, quella violenza avverrà.
Troppo spesso, si preferisce riprendere con il cellulare, ma senza magari frapporsi.
Occorre un onesto esame di coscienza. Non c’è lo facciamo mai, ma si critica.
Non si migliora la sicurezza di ognuno di noi, solo con la presenza della Polizia.
Le Forze dell’Ordine non possono essere ovunque, è evidente.
Esse hanno il compito di vigilare nei luoghi considerati più a rischio.
Ma non può essere che ci sia un poliziotto ad ogni angolo di strada.
Tutto ciò è inconcepibile ed inattuabile
Ma quando si parla di SICUREZZA, si pensa solo a certi reati e certe situazioni.
Se per sicurezza intendiamo “una condizione oggettiva esente da pericoli”…
Ecco che la questione si fa più complicata, ma va affrontata così.
La percezione di INSICUREZZA passa anche da lì.
Vogliamo parlare dei PERICOLI che derivano dal percorrere le STRADE ITALIANE?
Esci al mattino da casa, ma non sai come ci ritornerai e se ci tornerai.
L’ISTAT ci dice che nel 2021 ci sono stati 151.875 incidenti stradali. (+28,4%)
2.875 morti (+20%) e 204.728 feriti (+28,4%) rispetto al 2020.
Il comportamento di tutti gli utenti della strada è ormai imprevedibile.
Semaforo, divieti vari, norme di comportamento, sono ormai un optional.
Non fanno eccezione pedoni, ciclisti, monopattini elettrici. Anzi…
Nel 2021 ci sono state 229 vittime con biciclette e monopattini elettrici.
Un incremento del 30,1% rispetto al 2020. Dati preoccupanti.
Gli incidenti con solo monopattini, sono quadruplicati nel 2021.
Nel 2020 erano 564, nel 2021 sono stati 2.101. 1980 i feriti, con 9 morti.
Ma forse possiamo dimenticarci degli INCIDENTI SUL LAVORO?
Al dicembre 2022 gli infortuni denunciati sono stati 697.773.
Il 25,7% in più rispetto al 2021 e il 25,9% rispetto al 2020.
Nel 2022 gli infortuni mortali sono stati 1090. Un’ecatombe.
Sempre stesse le cause, ma chissà perché la situazione non migliora.
Superficialità e disinformazione nel lavoratore crea più rischi.
Ma il datore di lavoro è spesso reo, nel ridurre i dispositivi di sicurezza.
Nella maggior parte dei casi lo fa per risparmiare o per distrazione.
Certo è, che le ispezioni ed i controlli lasciano a desiderare. Purtroppo.
La Sicurezza è una grande questione. Ha poco senso negarlo.
Ma mi piacerebbe affrontarla con le necessarie cognizioni di causa.
Credo che l’attuale classe politica italiana non abbia voglia di farsene carico.
Troppo complicato e troppe le responsabilità in campo.
Meglio accarezzare, sotto elezioni, la pancia degli elettori….