di Livio Cerneca
Ho percorso un migliaio di chilometri viaggiando e muovendomi tra Croazia e Slovenia per un’intera settimana. Non ho visto neanche un poliziotto, non ho incontrato gente in divisa, eccetto una macchina di pattuglia che ho scorto per un attimo nello specchietto retrovisore mentre mi trovavo a Zara.
Per tutto il viaggio di andata, per quello di ritorno e durante i vari spostamenti, non ho visto posti di blocco, controlli a campione, ronde o sirene lampeggianti.
Quando sono rientrato, al confine di Pesek c’era subito la Guardia di Finanza che ogni tanto tirava fuori la paletta per fermare qualcuno. Dopo cinque minuti, ho incrociato una camionetta dell’esercito. Nel tragitto fino a casa mi sono passate davanti due macchine dei vigili urbani, una dei carabinieri e una pantera della squadra volante.
È vano riprendere ancora una volta il discorso sul numero di corpi di polizia esistenti in Italia, un assortimento sproporzionato, ridicolo e costosissimo, una inutile moltiplicazione di funzioni che genera spesso una grande confusione e riduce l’efficienza di azioni importanti che richiederebbero una regia unica.
Quello che invece questa mia esperienza mi fa pensare è a come lo Stato italiano si pone nei confronti di noi, dei suoi cittadini. Non ci considera persone con un certo grado di responsabilità, ma ritiene che dobbiamo essere costantemente sorvegliati a vista, come bambini dell’asilo.
Non ci educa ad avere noi stessi cura delle relazioni e dei rapporti tra sconosciuti, riservando solo ai casi veramente gravi l’intervento di personale addestrato, ma ci considera degli scolaretti rumorosi che vanno tenuti d’occhio dal bidello. Esige che i nostri movimenti, anche i più innocenti, vengano osservati e esaminati da controllori armati.
Si tratta comunque di una sorveglianza selettiva. Minore è il grado di criminalità di una certa area, maggiore è lo spiegamento di forze. Nell’Italia del sud non vedrete mai così tanta pubblica sicurezza come viene esibita a Trieste.
Nella gran parte dei paesi europei, anche se la polizia non si vede non significa che non ci sia o che la sicurezza non venga tutelata. Ma forse c’è un maggior rispetto per il diritto dei cittadini di condurre le proprie vite senza avere sempre un piantone alle costole.
16 luglio 2023