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Tratto da OttolinaTV

 
i pipponi del Marrucci

AFRICA OCCIDENTALE E DECOLONIZZAZIONE: perché il nord globale sta prendendo una sberla epocale

Il nord globale rischia di prendere l’ennesima sberla

Dopo che le forze patriottiche nigerine il 26 luglio scorso hanno deposto il presidente filo-occidentale Mohamed Bazoum, la risposta unanime dei paesi occidentali è stata inequivocabile: ristabiliremo l’ordine democratico con ogni mezzo necessario

Il CEDEAO, l’organizzazione dei paesi dell’africa occidentale, dopo aver assistito senza grossi scombussolamenti a 3 golpe patriottici negli ultimi 2 anni, dalla guinea al burkina faso, passando per il Mali, a questo giro, sotto la guida del neoeletto presidente nigeriano Bola Tinubu ha deciso di alzare l’asticella: ha dato 7 giorni di tempo alla giunta per permettere il ritorno di Bazoum alla presidenza, finiti i quali sarebbe intervenuta militarmente

La francia ha dichiarato il suo totale sostegno all’intervento militare del CEDEAO

Ma la giunta nigerina non sembra essersi fatta intimorire più di tanto

E gli altri governi patriottici confinanti hanno dichiarato ufficialmente che avrebbero considerato ogni operazioni militare un attacco diretto anche al loro paese

Ora i 7 giorni sono passati

Il niger ha denunciato alcuni movimenti di truppe lungo le frontiere, ha chiuso lo spazio aereo e ha mobilitato parte delle sue forze armate

Ma l’ipotesi di un’intervento militare, in realtà, sembra essersi allontanata

C’è arrivato pure Antonio Tajani: “l’unica via è quella diplomatica”, ha dichiarato ieri in una lunga intervista a La Stampa

Secondo i più maligni, è un’ammissione di impotenza

Ma potrebbe esserci anche altro

L’agenda italiana, e quindi quella USA alla quale l’Italia si attiene senza mai mostrare un benchè minimo moto di dignità, potrebbe essere molto diversa da quella francese

La domanda quindi è: chi combatte contro chi nel Sahel?

La costruzione del nuovo ordine multipolare sarà lunga e dolorosa, sopratutto per tutti gli uomini bianchi che devono fare i conti col fatto che di quello che pensano loro ormai non gliene frega più una seganiente a nessuno

Contro ogni forma di suprematismo, quello di cui sicuramente abbiamo bisogno è di un media che stia dalla parte del 99%. di tutto il 99%

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E chi non aderisce è Antonio Tajani