Tratto da Casa del Sole TV
La propaganda è frutto del conflitto stesso: tanto invasiva da rendere complesso il reale svolgimento di quanto sta accadendo.
Pochissimi i racconti “sul campo” da entrambe le parti, quasi nulla della quotidianità di due popolazioni storicamente vocine.
Questo il pensiero di Franco Fracassi, scrittore e giornalista d’inchiesta che sottolinea come ci siano scarsi filmati realizzati da persone comuni (cosa che sembra incredibile, considerata la sovrabbondanza di cellulari!) e pochissime pubblicazioni, nonostante la miriade di canali social.
Nell’intervista, a cura di Beatrice Silenzi, Fracassi, parla anche del suo libro “Ucraina dal Donbass a Maidan”, in cui analizza i prodromi della guerra, raccontando le criticità da lui stesso vissute nei molti viaggi compiuti attraverso quei territori.
Come già avvenuto per l’emergenza sanitaria (e per molte altre vicende prima di questa) anche il messaggio di propaganda di guerra arriva alla massa, ma in questa nuova situazione, a differenza di quella precedente, piace poco agli italiani
Fracassi si dice convinto che anche la raccolta firme per il Referendum contro l’invio di armi in Ucraina avrebbe potuto avere una svolta positiva, se solo la massa fosse stata informata adeguatamente. Invece, purtroppo, la maggioranza degli italiani è talmente tanto addomesticata da restare schiacciata nella comunicazione manipolativa e nella disinformazone.
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