“Hanno usato la nostra musica come tortura a Guantánamo”
La banda musicale canadese Skinny Puppy ha reclamato dal Dipartimento di Stato degli USA 666.000 dollari come pagamento dei diritti per il presunto uso della su musica negli interrogatori dei prigionieri nella Base Navale di Guantánamo.
Il gruppo ha inviato al governo dei Obama una fattura con la curiosa cifra, per avere ricevuto informazioni da parte di una ex guardia della prigione che la loro musica è stata usata senza permesso negli interrogatori in almeno quatto occasioni.
“Musica originale per interrogatori nella base di Guantánamo. Segreto massimo”, indica il concetto della fattura che il cantante della Formazione, Cevin Key, ha inviato al governo statunitense.
La fonte che ha rivelato che la musica del gruppo Skinny Puppy era utilizzata a Guantánamo, sta scrivendo un libro e assicura che nel carcere hanno sottoposto i detenuti a 6- 12 ore continuate di musica “dark metal” a tutto volume per spezzare il loro morale.
Il leader della banda ha detto al canale CTV del Canada che: “Noi non avremmo mai immaginato che la nostra musica si potesse usare come un’arma contro qualcuno e ci sentiamo molto offesi per il fatto che è stata usata per infliggere sofferenza alle persone”.
La prigione della base navale statunitense di Guantánamo (Cuba) ha cominciato ad operare nel 2002 per detenere e interrogare con tecniche considerate torture i prigionieri della detta guerra contro Al Qaeda.
Dopo 12 anni con circa 700 prigionieri senza accuse provate, il carcere di Guantánamo è sempre operativo ed ora vi sono recluse 155 persone, nonostante la promessa del presidente statunitense, Barack Obama, di farlo chiudere definitivamente.
Nel totale dei reclusi, la maggioranza ha il visto buono per il trasferimento in terzi Paesi e solo pochi si aspettano un processo che li potrebbe condannare a morte per aver pianificato attentati come quelli del 11S del 2001 o contro il distruttore statunitense USS Cole nel 2000. (Traduzione Granma Int.)
L’Avana. 7 Febbraio 2014