di Giuseppe Salamone
Apprendo dall’Ansa una notizia che mi ha mandato in cortocircuito. Una notizia che per analizzarla richiede stomaco fermo, parecchio coraggio e allo stesso tempo tanta, ma tanta calma perché nel commentarla si rischia di trovarsi dietro la porta qualche agente che ti porta via.
Andiamo con ordine, l’Ansa scrive testualmente nel titolo a caratteri cubitali: “Mattarella, il sostegno all’Ucraina tutela la pace mondiale”. Nell’articolo poi viene riportato anche il classico passaggio alla pace giusta, quella pace giusta che se viene analizzata secondo come la intendono lor signori, l’unico risultato che produce è quello della continuazione della guerra all’infinito. Rischio nucleare completo!
Leggendo l’articolo mi ritornavano in mente le parole di Orwell quando scriveva che “La guerra è pace”. Questo perché le parole del presidente della Repubblica mi sembrano la stessa identica cosa. Per carità potrei anche sbagliarmi, ma l’idea che mi sono fatto è questa: sostegno all’Ucraina significa ancora più armi, sanzioni e combattere ovviamente con carne da cannone made in Ucraina. Quando Mattarella dice che questo sostegno tutela la pace, dice esattamente, secondo la mia umile opinione, che continuare la guerra equivale a tutelare la pace.
Ricapitoliamo: fare la guerra a oltranza vuol dire tutelare la pace. È come dire: se vuoi tutelare il tuo benessere mentale continua ad ascoltare Rampini. Io mi chiedo e vi chiedo: ma ci rendiamo conto di quello che riescono a dire anche altre cariche dello Stato?
Ci rendiamo conto di avere un presidente della Repubblica la cui affermazione appare in contrasto con la Costituzione la quale afferma che “L’Italia ripudia la guerra”? E non venitemi a dire che l’articolo 11 va letto fino alla fine, perché la sostanza non cambia!
Personalmente mi sento offeso da queste parole perché la mia impressione è quella di essere trattato come un imbecille. Una sola domanda caro presidente: potrei almeno sapere il perché? Quello vero però…
06 ottobre 2023