Tratto da OttolinaTV
Il risveglio geopolitico dell’europa
Così l’aveva definito Josep Borrell subito dopo il deflagrare del conflitto russo ucraino
Lo aspettavamo da tempo, e sembrava arrivata l’ora per le sempre più deboli e irrilevanti nazioni europee di invertire finalmente questo declino, e tornare ad essere protagoniste sul palcoscenico globale
Negli ultimi decenni infatti, rinunciando completamente a ogni forma di pensiero strategico, cullandosi in un torpore museale da fine della storia, e puntando tutto su un’ inedita politica di “potenza dell’impotenza”, gli stati europei ma hanno sistematicamente avvantaggiato i loro rivali strategici
Purtroppo, però, a quasi due anni dallo scoppio della guerra, abbiamo avuto la conferma che le attuali classi dirigenti nazionali e comunitarie non sono in grado di attuare questo risveglio.
A partire proprio dai più ferventi europeisti, che si vagheggiano sognanti di Stati Uniti d’Europa, ma alla prova dei fatti non fanno altro che rendere ogni giorno sempre più irreversibile la nostra sottomissione agli stati uniti d’america e alle loro oligarchi finanziarie
Ed ecco così che oltre all’irrilevanza sul palcoscenico internazionale, si accompagna inevitabilmente anche il declino delle condizioni di vita interne, a partire dell’impoverimento costante dalle classi medie-basse e dalla distruzione degli strumenti di Welfare conquistati nel 900.
Esiste un modo per invertire questa deriva?
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E chi non aderisce, è Nathalie Tocci.