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Dens dŏlens 763 – La pace è una virtù dei forti

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 12 Dic 2023   Posted by Iskra

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di MOWA

«L’interesse non è che la chiave delle azioni volgari.» (Honorè de Balzac)

La persecuzione, da parte dei sionisti israeliani, contro la popolazione inerme di Gaza continua, incessantemente, senza che la diplomazia internazionale riesca a far breccia nel fanatismo di Netanyahu e dei suoi sodali. [1]

Un Netanyahu che preferisce alimentare il genocidio di chi vive nel territorio di Gaza pur di evitare le proprie responsabilità pregresse all’intervento del 7 ottobre scorso. Un Netanyahu indifferente, anche (e ovviamente da lacché dei potenti), alla richiesta degli altri ebrei nel mondo che lo accusano di non rappresentare nè la loro religione nè l’idea di Stato [2] arrivando, addirittura, in alcune località del globo ad inscenare azioni clamorose pur di distinguersi dal brutale massacro in terra di Palestina, [3] [4] [5] chiarendo che: “L’antisionismo NON è antisemitismo” e che non ci sono attenuanti all’aggressione perché anche gli abitanti di Gaza sono semiti.

Per chiarire tutto ciò, ci viene in aiuto l’enciclopedia: “I popoli semitici sono suddivisi in tre gruppi: Semiti orientali, cioè Assiro-Babilonesi (o Accadi); Semiti nordoccidentali, cioè gli Amorrei del III-II millennio poi suddivisi in Cananei (Fenici, Ebrei e altri) e Aramei; Semiti sudoccidentali, cioè gli Arabi (dialetti nordarabici e sudarabici) e gli Etiopi (lingue etiopiche).” [6]

Il gruppo di seguaci del sionismo di Netanyahu arriva, addirittura, ad utilizzare l’informazione per disinformare l’opinione pubblica con brutte rappresentazioni cinematografiche del “terrorismo palestinese” come avvenuto nelle ultime settimane, e ben smascherate sui social, da chi sciocco non è. [7] [8]

E, forse, si comprendono meglio le parole di chi nel secolo scorso (Stefan Zweig, 1920), sosteneva che: “Politicamente, vedo il compito degli ebrei nello sradicare il nazionalismo in tutti i paesi, ancora più nel favorire il legame dello spirito puro. Per questo rifiuto anche il nazionalismo ebraico, perché anche esso è arroganza e isolamento. Dopo aver solcato il mondo per duemila anni con il nostro sangue e le nostre idee, non possiamo nuovamente limitarci, per diventare una nazioncina in un cantuccio arabo. Il nostro spirito è spirito del mondo per questo siamo diventati quello che siamo, e se ne dobbiamo soffrire, questo è il nostro destino”. [9] Ma si comprendono meglio,anche, le parole di chi fu tra i promotori della sciagura operata in quell’area geografica che affermò, senza mezzi termini: “La mia famiglia ha creato Israele” (Jacob Rothschild) [10]

Di fronte alle gravi responsabilità di un intervento militare che sta provocando un così brutale genocidio bisogna reagire e ricordarsi delle parole di Dante: “I posti più caldi all’Inferno sono riservati a coloro che nei momenti di grande crisi morale mantengono la loro neutralità.“

 

Note

[1] https://unric.org/it/gli-stati-uniti-mettono-il-veto-alla-risoluzione-su-gaza-che-chiedeva-un-immediato-cessate-il-fuoco-umanitario/

[2]

[4] 

[5]

[6] https://www.sapere.it/enciclopedia/Semiti.html

[7]

[8]

[9]

[10]

 

Foto di MOWA

 



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