Italia, agosto 1931: i professori universitari furono costretti a giurare fedeltà al regime fascista.
12 di questi non si piegarono all’imposizione.
Persero così la cattedra e il diritto alla liquidazione e alla pensione, ne ricordiamo i nomi: Ernesto Buonaiuti, Mario Carrara, Gaetano De Sanctis, Giorgio Errera, Giorgio Levi Della Vida, Fabio Luzzatto, Piero Martinetti, Bartolo Nigrisoli, Francesco Ruffini, Edoardo Ruffini Avondo, Lionello Venturi, Vito Volterra. Qui è possibile vedere il video che l’ANPI realizzò nel 90esimo anniversario di quella scelta antifascista.
Guarda il video sui 12
Per rendere omaggio a questa scelta, l’ANPI – con un impegno straordinario e appassionato delle sue strutture provinciali – ha realizzato nel 2021 – 90esimo anniversario, delle conferenze negli atenei dove questi professori hanno svolto la loro opera didattica e da cui sono stati cacciati. Conferenze che hanno visto una grande partecipazione da parte di studentesse e studenti, l’adesione sentita e profondamente competente dei docenti e una significativa attenzione degli organi di stampa nazionali e locali. Oggi è nelle librerie il volume, edito da Bordeaux, che ne raccoglie gli atti. È stato curato da Paolo Papotti, responsabile nazionale ANPI della formazione e da Valerio Strinati, saggista e componente della redazione del periodico dell’Associazione PatriaIndipendente.
L’introduzione è di Claudio Maderloni, membro del Comitato nazionale ANPI. Conclude il volume un testo del Presidente nazionale ANPI Gianfranco Pagliarulo che in un passaggio riassume così il senso dell’iniziativa: “Questi dodici, quindi, che cosa incarnano, a ben vedere? Incarnano una coincidenza della lotta per la libertà della ricerca, con una lotta per la ricerca della libertà. Ci hanno lasciato una traccia, hanno lanciato dei semi con la loro lezione di dignità e di onore. I semi, si dice, crescono. Non è vero: non crescono dovunque: bisogna che ci sia il terreno favorevole, il terreno giusto. Quello che proviamo a fare è creare il terreno giusto, anche con iniziative come questa, per far sì che nasca una connessione, un dialogo ideale fra quella generazione, quel pensiero, quei fatti, quella gente della radio e i ragazzi di oggi, la gente di internet e del web.”
Il volume è stato realizzato col contributo economico del Ministero della Difesa.