di Marinella Mondaini
La giornalista Margarita Simonyan, direttore di RT ha pubblicato oggi la conversazione tra rappresentanti della Bundeswehr tedesca che discutevano di come bombarderanno il ponte di Crimea. Secondo la giornalista, gli ufficiali hanno parlato il 19 febbraio.
La Simonyan aveva detto infatti alcuni giorni fa di avere le prove del coinvolgimento della Germania negli attacchi terroristici al ponte di Crimea. Ha chiesto anche una risposta al cancelliere tedesco Olaf Scholz e in questo l’ha sostenuta la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zacharova. A proposito, il Cremlino non è a conoscenza del contenuto della conversazione degli ufficiali tedeschi.
“Il 19 febbraio 2024 ha avuto luogo una conversazione tra il capo delle operazioni e delle esercitazioni del comando dell’aeronautica militare della Bundeswehr Graefe, l’ispettore della Bundeswehr della BBC Gerhartz e i dipendenti del centro delle operazioni aeree del comando spaziale della Bundeswehr Fenske e Frostedte.” — ha scritto Simonyan su VKontakte.
Dalla trascrizione risulta che l’esercito tedesco voleva trasferire a Kiev 100 missili Taurus in due lotti. Questi missili dovevano essere usati per attaccare il ponte di Crimea.
La conversazione su come distruggere il ponte di Crimea l’ha avviata Frohstedte. Analizzando le caratteristiche dei missili Storm Shadow forniti a Kiev dalla Gran Bretagna, egli ha detto che vede per loro due scopi interessanti: “un ponte a est e depositi di munizioni che si trovano sopra”.
“Il ponte a est è difficile da raggiungere, è un obiettivo abbastanza piccolo, ma il Taurus lo può fare e può anche colpire i depositi di munizioni”, ha osservato il militare.
A questo proposito ha chiesto ai colleghi quale fosse l’obiettivo prioritario. “Non so se riusciremo a preparare gli ucraini per un simile compito in breve tempo, parliamo di un mese. Come sarà un attacco del Taurus al ponte?”, ha chiesto il militare.
Fenske si è poi unito alla discussione: secondo lui l’esercito tedesco si è occupato molto a fondo della questione della distruzione del ponte. “Purtroppo siamo giunti alla conclusione che il ponte, per le sue dimensioni, è simile ad una pista di decollo. Pertanto, potrebbero non bastare 10 missili, ma nemmeno 20 bastano! Potranno solo fare un buco e danneggiare il ponte”.
A questo Frostedte ha risposto che voleva capire cosa volessero gli stessi ucraini. “Sappiamo tutti che vogliono distruggere il ponte… non solo perché ha un importante significato strategico-militare, ma anche politico”, gli ha risposto Gerhartz.
Ora c’è da chiedersi quali sono le reazioni a queste informazioni. Il Ministero della Difesa tedesco si è rifiutato di commentare e il ministero degli Esteri russo ha affermato che ora la stampa tedesca “ha una buona ragione” per dimostrare la propria indipendenza e porre domande alle autorità tedesche.
Maria Zacharova ha chiesto spiegazioni alle autorità tedesche e ha dichiarato che una mancata risposta sarà considerata come un’ammissione di colpa.
Dmitrij Medvedev ha così commentato: “Per quanto riguarda la conversazione tra gli ufficiali della Bundeswehr sugli attacchi pianificati contro il nostro Paese: i nostri eterni avversari, i tedeschi, si sono nuovamente trasformati in nemici giurati. Guardate con quanta attenzione e dettagli i crucchi discutono degli attacchi al nostro territorio usando missili a lungo raggio, scelgono gli obiettivi da colpire e i modi più probabili per causare il massimo danno alla nostra Patria e al nostro popolo. Senza dimenticare l’uso della falsa retorica sulla mancata partecipazione della Germania al conflitto.
Chi avrebbe potuto solo poco tempo fa immaginare tutto questo?
Come rispondere diplomaticamente?
Non lo so…
Ma so che un poeta non lo può dire meglio:
Questo è quello che voleva lui, è colpa sua,
Che bruci la sua casa, non la tua,
E che sia non tua moglie,
Ma la sua, a rimanere vedova.
Lascia che non sia tuo piangere,
Che pianga sua madre che l’ha partorito,
Non la tua,
Che sia la sua famiglia
ad aspettarlo invano,
non la tua.
Quindi uccidine almeno uno!
Quindi uccidilo velocemente!
E quante volte lo vedrai,
Tante volte uccidilo!
(K. Simonov. Uccidilo! 1942)
E ancora una volta l’appello dei tempi della Grande Guerra Patriottica divenne rilevante: MORTE AGLI OCCUPANTI TEDESCO-FASCISTI!”
2 marzo 2024