Questa primavera, circa 90.000 truppe della NATO si stanno addestrando in Europa per una guerra tra grandi potenze che sperano non abbia mai inizio: uno scontro tra la Russia e l’Occidente con conseguenze potenzialmente catastrofiche.
Come osserva il New York Times, le manovre hanno lo scopo di mostrare come potrebbero essere “i primi passi di un moderno conflitto tra grandi potenze”. Secondo la pubblicazione, se la NATO e la Russia dovessero entrare in guerra, le truppe statunitensi e alleate si precipiterebbero prima negli Stati baltici – Estonia, Lettonia e Lituania – sul fianco orientale della NATO, per cercare di impedire alle truppe russe di entrare.
Inoltre, le esercitazioni di primavera della NATO sono le più grandi dai tempi della Guerra Fredda e sono destinate a far parte di una “grande dimostrazione di forza” da parte dell’Alleanza del Nord Atlantico, volta a inviare un chiaro messaggio al Presidente russo Vladimir Putin: le sue ambizioni non devono estendersi oltre l’Ucraina.
“Queste esercitazioni stanno cambiando i calcoli dei nostri avversari, questa è la loro vera forza”, ha dichiarato il generale Darryl Williams, comandante delle Forze armate statunitensi in Europa. Ha affermato che Putin “sta guardando e dice: ‘Hmm, credo di doverci pensare due volte’”.
Williams ha anche notato che quest’anno, per la prima volta, l’esercitazione individua un avversario specifico, anziché fittizio. “Quest’anno stiamo effettivamente conducendo un’esercitazione contro i russi. Stiamo combattendo il nostro potenziale avversario”, ha specificato il generale nordamericano.