DANILO TOSARELLI – MILANO
Brutta bestia la diffidenza. E’ ormai un virus sociale. Si diffida di tutto e di tutti.
Gli elementi fondanti la diffidenza sono pietre scure nella notte. Creano buio.
Il sospetto, lo scetticismo, la sfiducia, la paura di essere ingannati.
Credo di poter dire, che in questo momento sia un sentimento molto diffuso.
Molto presente in un Paese, che sta vivendo una grave e profonda disgregazione.
Dalla politica arrivano i peggiori esempi. Ne ho stralciati solo alcuni, perchè curiosi.
Questi messaggi, contraddittori e immorali, seminano ed alimentano la diffidenza.
ROBERTO VANNACCI, l’altro giorno era a Napoli con il Ministro Salvini. Ha dichiarato.
“Non mi sono mai definito antifascista, perchè non è richiesto da nessuna norma della Costituzione. Il fascismo è finito 100 anni fa. Così come nessuno ritiene di dichiararsi antinapoleonico 200 anni dopo, ritengo strumentale dirsi antifascista rispetto ad un periodo storico finito 100 anni fa.”
C’è da chiedersi, perchè Vannacci voglia negare l’evidenza. E’ un pessimo maestro di vita.
Lo sa Vannacci, che i nostri padri costituenti erano tutti antifascisti? E la Costituzione.
La XII disposizione transitoria e finale vieta la riorganizzazione del Partito Nazionale Fascista.
Forse per il generale Vannacci, tutto ciò non caratterizza in senso antifascista la Costituzione?
Ma Vannacci, in quanto militare, ha sì o no giurato fedeltà ai principi della nostra Costituzione?
Ma chi lo ascolta, quali sentimenti può provare nei confronti di un servitore della Patria?
PIETRO FIOCCHI, già europarlamentare di Fratelli d’Italia. Cito un suo manifesto elettorale.
Titolo suggestivo ” L’Europa e la caccia che vogliamo”. Lui imbraccia un fucile e sta mirando.
Giova precisare, che la famiglia Fiocchi è proprietaria di una grande azienda di munizioni.
Lui ne è stato a lungo il presidente e poi componente del relativo consiglio di Amministrazione.
Lo scorso Natale ha tappezzato Lecco con una sua gigantografia. Ecco il valore della simbologia.
Seduto in poltrona con alle sue spalle un grande albero di Natale. Cosa ci sarebbe di così strano?
L’albero addobbato con bossoli e cartucce. Erano i suoi auguri ai cacciatori, oltre che ai suoi clienti.
Caro Fiocchi, ma davvero non ti poni il problema che i tuoi messaggi possano essere fraintesi?
Ma come, abbiamo la guerra alle porte di casa, bisogna urlare il NO e tu imbracci un fucile?
Ecco che torna in ballo la simbologia. Ecco che si avvia verso Bruxelles un messaggio pericoloso.
CATERINA CHINNICI è la figlia del Giudice Rocco Chinnici. Ucciso da Cosa Nostra nel 1983.
E’ stata europarlamentare del Partito Democratico per 2 legislature. Ora si candiderà con Forza Italia.
Ufficialmente, tale scelta nasce da incomprensioni e dissensi con la segretaria del PD Elly Schlein.
Posso dire che tutto ciò puzza lontano un miglio? Forse il PD era contrario al terzo mandato?
Ma ciò che grida vendetta è la scelta politica alternativa. Forza Italia, non un partito qualsiasi.
Sono note le “relazioni pericolose” di Forza Italia con la mafia. Un nome su tutti. Marcello Dell’Utri.
Decine di collaboratori di giustizia lo hanno raccontato, coinvolgendo anche Silvio Berlusconi.
Caterina Chinnici, che tra l’altro sei anche magistrato, non ti rimorde un pò la coscienza?
Quanta idealità accompagna questa tua nuova avventura politica? Davvero ne sei convinta?
Un altro messaggio che giunge dalla politica e che aumenta nell’elettore smarrimento e diffidenza.
E il caso VITTORIO SGARBI? Era di Forza Italia ed è stato nominato Sottosegretario alla cultura.
E’ stato costretto alle dimissioni, perchè indagato in più procedimenti penali che sono noti a tutti.
Adesso torna, candidato alle Europee nelle liste di Fratelli d’Italia. La premier Meloni ha voluto così.
Ognuno di voi è libero di darne il significato che vuole. Io penso a quale esempio arriva ai giovani.
La diffidenza è un virus sociale che rende più difficili le relazioni sociali. Le complica assai.
La diffidenza è l’antitesi della fiducia. Ma ognuno di noi ha bisogno di dare fiducia a qualcuno.
Se una persona è sempre diffidente, non si potrà mai costruire nulla di buono in questo mondo.
Per me esiste un valore umano straordinario. Si chiama solidarietà. Purtroppo in disuso.
Ognuno di noi può aver bisogno di aiuto ed è per questo che è un valore universale.
La diffidenza può solo allontanarci gli uni dagli altri, creando solchi invalicabili. E’ un disastro.
Credo, che in questo Paese esista un bisogno vitale, che non trova risposte. E’ carne viva.
Quello di ritrovare fiducia nelle istituzioni, nella politica, persino in noi stessi.
Perchè non va dimenticato, che ognuno di noi può e deve essere soggetto del cambiamento.
Fiducia nel valore della convivenza civile che è basata sul rispetto degli altri. Va insegnato.
Valore imprescindibile, basato su regole che definiscono diritti e doveri reciproci.
Tutto ciò deve avere un respiro ideale, dove la fiducia diventa un valore insostituibile.
Maledetta diffidenza, che ci allontana, ci separa, crea gabbie che spesso non esistono.
Mi rendo conto, di quanto sia difficile trovare oggi speranza ed ottimismo. La fiducia.
La fiducia è una cosa seria e va concessa a persone serie. La ricerca non è facile, ma serve.
Questa diffidenza di fondo va contrastata con forza. Non si può restare inermi.
La diffidenza crea passività e la passività è elemento deleterio della democrazia. Pensateci.
Non dà prospettive. Ti infila in un tunnel buio che non ha uscita. Ti toglie il respiro.
Bisogna sforzarsi di ritrovare un protagonismo smarrito. C’è chi non desidera tutto ciò.
Bisogna imparare a fidarsi di più degli altri, bisogna sconfiggere l’idea che sia un errore.
Solo così è possibile che gli altri possano a loro volta, dare fiducia a te e metterti alla prova.
So che è’ una proposta in forte controtendenza, molto ideale, ma vuole essere filosofia di vita.
L’alternativa è una sterile rassegnazione, dove prevalgono individualismo ed indifferenza.
E’ la teoria del “dividi ed impera” tanto amata dai potenti della Terra. E’ l’oggi che io non vorrei.
Riprendiamo quel lavoro di ricerca delle persone giuste, quelle con cui condividere certi valori.
La diffidenza distrugge i rapporti umani. E’ una brutta bestia. Recuperiamo il valore della fiducia.
Foto di Lucas Pezeta