di MOWA
«Ogni persona libera, ogni giornalista libero, deve essere pronto a riconoscere la verità ovunque essa sia. E se non lo fa è, (nell’ordine): un imbecille, un disonesto, un fanatico.» (Oriana Fallaci)
L’incredibile capacità dell’esercito israeliano, di trovare vivi e liberare altri quattro ostaggi detenuti nei territori bombardati di Gaza, fa sorgere qualche perplessità anche perché questi ultimi, nella situazione di terrore e senza cibo di quei luoghi, sono in salute perfetta. Non hanno segni di sevizie o torture, come, invece hanno sinora detto gli israeliani rispetto agli ostaggi, e non sono, nemmeno, denutriti come il resto del popolo palestinese di Gaza che soffre pene indicibili per i blocchi alimentari e di medicine voluti dal gaverno occupante. [1]
Si ribadisce che c’è qualcosa che stona nella detenzione/liberazione dei sequestrati. E, come già sottolineato, costoro non sono stati trovati denutriti o con segni di gravi torture come ce li hanno, invece, descritti i servizi israeliani, oppure, il gruppo di Hamas (cosa che sarebbe molto improbabile) ha voluto mostrare al Mondo la faccia dell’umanità della sua organizzazione per destabilizzare ulteriormente l’opinione pubblica?
Non si vogliono alzare polveroni rispetto la pericolosità del gruppo di Hamas ma non si può rimanere indifferenti di fronte alle immagini che fanno il giro del Mondo e, ragionare a mente fredda su quanto scorre sui teleschermi delle televisioni. Viene ucciso, durante questo salvataggio, un numero elevato di persone inermi e, dunque, la storia dei rapimenti si fa più cupa proprio per la sua dinamicità.
Infatti, nel rivedere il video – che già di per sé è incredibile per la tempistica e la fortuità della circostanza della ripresa – il sequestro di Noa lascia qualche dubbio, c’è qualcosa che stride. Se sei un gruppo preparato per compiere sequestri in territorio israeliano e vedi una persona che veste abiti militari (come Noa, appunto), la prima cosa che ci si immagina venga fatta è quella di immobilizzare le mani della persona da rapire visto che stiamo parlando di persona addestrata a neutralizzare i nemici, non a lasciare che questa le agiti in modo un po’ troppo vistoso. Persino al suo ragazzo, che viene magistralmente ripreso in quella sequenza, sembra, non vengano immobilizzate le mani…
Ma la cosa che sembra stonare di più, in tutta questa vicenda, è, dopo mesi, lo stato di salute dei prigionieri che sembrano – dalle immagini mostrate -, senza alcuna sofferenza alimentare, viste le privazioni che lo Stato di Israele ha imposto al popolo palestinese, dato che, addirittura, l’Onu ha lanciato l’appello per far passare i tir con le provviste perché sono e stanno morendo civili, bimbi in particolare, per denutrizione.
Non si ha la certezza che qualcosa non quadri nella dinamica del sequestro ma, certamente, permangono molte perplessità, se, poi, si aggiungono le dichiarazioni rilasciate da alcuni alti esponenti israeliani che parlano della futura espansione residenziale in quelle aree geografiche… Speriamo, solo, di esserci sbagliati…
NOTE:
[1] Recuperati vivi quattro ostaggi israeliani a Gaza, anche Noa Argamani. Hamas: “Uccisi 210 palestinesi nel blitz”
Foto di Mohammed Ibrahim