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Il Paese che stila classifiche di democrazia e ha cercato spesso di esportarla oltre i propri confini ma ha nel suo Dna una predisposizione alla violenza politica che non riesce a cancellare. Gli spari contro Donald Trump in Pennsylvania, ne sono la conferma. Un ventenne ha cercato di assassinare l’ex presidente durante un comizio, venendo poi ucciso dai servizi segreti. Un’altra persona è rimasta uccisa e due colpite durante il conflitto a fuoco. Il tycoon è stato ferito all’orecchio destro, medicato in ospedale e poi dimesso. Shock in America e nel mondo.
Quel movimento brusco che gli salva la vita
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Un movimento brusco nel suo consueto gesticolare verso il pubblico e il proiettile mirato alla testa gli colpisce l’orecchio e lo risparmia.
Un cecchino col fucile
Nella notte italiana tra sabato e domenica Donald Trump, è stato ferito mentre stava parlando in un comizio a Butler, una cittadina a nord di Pittsburgh, in Pennsylvania: un uomo gli ha sparato diversi colpi di arma da fuoco, poi è stato ucciso dagli agenti del Secret Service, l’agenzia governativa che si occupa della sicurezza del presidente, del vice e degli ex presidenti. Trump è fuori pericolo, è stato ricoverato in un ospedale locale e poi dimesso. Sono state colpite anche alcune persone che stavano partecipando al comizio: un uomo è morto e altri due sono stati feriti gravemente e portati in ospedale.
I fatti documentati e certi
Trump stava parlando quando improvvisamente si sono sentiti degli spari, si è toccato l’orecchio destro e si è rapidamente abbassato a terra. A quel punto un gruppo di agenti della sicurezza si è buttato sopra di lui per proteggerlo. Poco dopo si è rialzato. Aveva sangue sul volto e soprattutto sull’orecchio, ma ha alzato più volte il pugno verso il pubblico mostrando di stare bene, mentre gli agenti di sicurezza lo scortavano per portarlo in ospedale.
Cecchino sul tetto senza controlli?
Secondo alcuni giornalisti il tetto su cui si era appostato era a meno di 150 metri dal palco. Richard Goldinger, procuratore della Contea di Butler, dove è successo il fatto, ha detto invece che l’attentatore si trovava sul tetto di un edificio adiacente, fuori dall’area dell’evento. “Era necessario un fucile per compiere l’attentato perché era a diverse centinaia di metri di distanza”, ha detto il procuratore.
Attentatore ucciso
L’Fbi ha identificato l’autore dell’attentato come il ventenne Thomas Matthew Crooks della Pennsylvania, secondo quanto riferito da diversi media statunitensi. Sarebbe stato ucciso, ma non si hanno conferme e dettagli. “L’Fbi ha identificato Thomas Matthew Crooks, 20 anni, di Bethel Park, Pennsylvania, come il soggetto coinvolto nel tentativo di omicidio dell’ex presidente Donald Trump il 13 luglio a Butler, Pennsylvania”, ha affermato l’FBI in una dichiarazione citata, tra gli altri, da NBC e da CBS. Secondo il Washington Post Crooks era un repubblicano: il giornale cita al riguardo i registri degli elettori dello Stato della Pennsylvania.
Casa Bianca
Il presidente Joe Biden ha parlato con Trump dopo l’attentato. Biden è tornato immediatamente a Washington dalla sua residenza di Rehoboth Beach, nel Delaware “Io e Jill siamo grati al Secret Service per averlo portato in salvo. Non c’è posto per questo tipo di violenza in America. Dobbiamo unirci come un’unica nazione per condannarla”.
Rischia la vita, si avvicina alla presidenza
La prossima settimana inizierà a Milwaukee, in Wisconsin, la Convention del Partito Repubblicano durante la quale Trump verrà confermato come candidato ufficiale del partito alle elezioni presidenziali. Trump potrà sfruttare l’attentato per presentarsi ai suoi sostenitori come un candidato ancora più forte, capace di sopravvivere anche a episodi di violenza, per proporsi quindi almeno a livello simbolico come un presidente in grado di proteggere la popolazione statunitense.
La probabile dinamica dell’attentato
Alcuni video pubblicati sui social network e verificati dai giornali statunitensi, tra cui il New York Times, mostrano un uomo sdraiato sul tetto di un piccolo edificio a poco più di cento metri dal podio su cui si trovava Trump, che corrisponderebbe con la provenienza e la distanza degli spari (verificata sulla base del suono degli spari registrato dai microfoni). Nel video si vede l’uomo sdraiato sul tetto immobile, con ogni probabilità dopo essere stato ucciso dagli agenti di sicurezza.
Con queste informazioni alcuni hanno ricostruito dalle immagini satellitari la posizione dell’attentatore rispetto a Trump, e rispetto ai cecchini del Secret Service che stavano di guardia su un palazzo vicino alla posizione di Trump per proteggerlo. Nell’immagine qui sotto il punto 1 indica la posizione dei cecchini, da dove con ogni probabilità hanno poi sparato all’attentatore; il punto 2 è quello dell’attentatore e il 3 quello del podio di Trump.
14 Luglio 2024