Il 25 luglio celebreremo in tutta Italia l’81° anniversario della caduta del fascismo. Con una iniziativa che ci accompagna da anni: la memoria della festa che la famiglia Cervi organizzò quel 25 luglio 1943: “A seguito della riunione del Gran Consiglio del Fascismo, Mussolini viene destituito e arrestato. Dopo 21 anni terminava il governo del Partito Fascista. Il Re designò il Maresciallo dell’esercito Pietro Badoglio come nuovo capo del governo.
Nonostante la caduta del Fascismo, la guerra continuava a fianco dei tedeschi: nei giorni successivi l’arresto vi furono numerose sollevazioni popolari; il 28 luglio, a Reggio Emilia, i soldati spararono contro gli operai delle Officine Reggiane facendo 9 morti.
I Cervi non vennero immediatamente a conoscenza della notizia della caduta di Mussolini perché impegnati nei campi, ma fu sulla via del ritorno a casa che incontrarono numerose persone in festa.
Sebbene sapessero che la guerra non era davvero terminata, decisero di festeggiare comunque l’evento, un momento di pace dopo 21 anni di dittatura fascista. Si procurarono la farina, presero a credito burro e formaggio dal caseificio e prepararono chili e chili di pasta.
Una volta che questa fu pronta, caricarono il carro e la portarono in piazza a Campegine pronti a distribuirla alla gente del paese. Fu una festa in piena regola, un giorno di gioia in mezzo alle preoccupazioni per la guerra ancora in corso: anche un ragazzo con indosso una camicia nera (forse era l’ultima rimasta?) fu invitato da Aldo a unirsi e a mangiare il suo piatto di pasta” (da https://www.istitutocervi.it/2020/06/25/lorigine-della-pastasciutta-ant…).
I programmi delle Pastasciutte promosse dalle Sezioni ANPI in tutta Italia sono disponibili, in continuo aggiornamento, su: https://www.anpi.it/eventi e sul sito dell’Istituto Alcide Cervi, ideatore dell’iniziativa: https://www.istitutocervi.it/pastasciutte-antifasciste-italia-2024
IMPORTANTE: Nel corso delle Pastasciutte sarà possibile firmare per il referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata. L’ANPI fa parte del Comitato promotore