di MOWA
Vedendo come stanno andando le cose in Italia, in queste ultime settimane, ci si domanda se, per caso, il mondo non stia girando in senso contrario.
Come esempio quattro o cinque casi. Giusto per capire.
Primo: Matteo Renzi voleva fare solo il sindaco di Firenze, ha proclamato che non avrebbe mai preso il posto di Enrico Letta [1], ora diventa, invece, il prossimo Presidente del Consiglio designato da Giorgio Napolitano.
Secondo: ANPI di Cadoneghe in provincia di Padova organizza un convegno dal titolo sbalorditivamente revisionista: “Ci chiamavano fascisti, ci chiamavano comunisti; siamo italiani e crediamo nella Costituzione”. Ovvie le rimostranze di altre sezioni dell’ANPI. [2]
Terzo: alcuni agenti della Polizia di Stato vengono reintegrati nelle proprie funzioni benché siano stati condannati per aver ucciso Federico Aldrovandi. [3]
Quarto: Giorgio Cremaschi, dirigente della CGIL e storico militante della FIOM, non può parlare ad un’assemblea della sua organizzazione, viene malamente strattonato e cacciato da alcuni sindacalisti della sua stessa sigla. [4]
Quinto, ed ultimo (ma non per questo meno importante): il Presidente della Repubblica, (in base all’art. 92, co. 1 della Costituzione), continua a nominare il Primo Ministro tenendo conto dei risultati delle elezioni della Camera dei deputati di un Parlamento votato con una legge che è stata considerata illegale dalla Corte Costituzionale. [5]
Dimenticavo… lo stesso Presidente è stato incaricato da parlamentari non eletti attraverso una legge che rispettasse il mandato popolare.
Ora, non so cosa altro possa accadere in questo beneamato paese per affermare che c’è un tasso altissimo di antidemocraticità in atto…
Sottolineiamo, inoltre, la cattiva abitudine (che il periodo fascista ha ampliato) di molti di considerare la politica come una cosa sporca tanto da sentire il “bisogno di dare una ripulita” senza capire bene come o cosa ci sia da ripulire. In questo modo non si va lontano. Anzi…
Per aumentare la confusione sono stati “regalati dal potere” fenomeni da baraccone come la Lega ed i grillini che non lottano certo per i bisogni reali di questo paese ma hanno il solo scopo di disperdere le forze.
Ora sorge la necessità di parole chiare ed inequivocabili onde evitare che sorgano fraintendimenti e diventa, quindi, indispensabile un Partito Comunista capace di reagire alla disinformazione imperante.
Un Partito Comunista che parli alle persone, con la giusta dose di umiltà propria delle nostre origini e della nostra provenienza sociale, umiltà che grillini e Lega hanno strumentalmente copiato per estendere (utilitaristicamente) la propria base di consenso rimanendo, invece, ben saldi al giogo del potere svilendo le passioni delle persone per bene.
Allora occorre chiedersi “Se non sia il caso, quando tutto gira al contrario, di cominciare ad organizzarsi in modo serio prima di essere travolti dai pruriti di qualcuno in odore di “stivaloni e stellette” .
Perché questo paese una storia del genere l’ha già vissuta e non sarebbe, per nulla, opportuno, per nessuno, riproporla.
Diceva Nino Caponnetto il 25 agosto 2001: “Ma voi tutti non avete proprio niente da dire?
Mi rivolgo a voi, uomini e donne che avete a cuore il rinnovamento del nostro Paese. Avete veramente perso la capacità di indignarvi, la volontà di difendere gli ideali in cui siamo cresciuti?
Non avete ancora capito che sono in gioco, ormai, gli stessi basilari princìpi di ogni vera democrazia? E allora non perdete altro tempo!
Fate giungere nel modo che ritenete più opportuno, l’espressione del vostro sdegno e della vostra protesta“.