di Francesco Dall’Aglio *
La Repubblica: “Media: “Mosca minaccia di avviare un procedimento penale contro i giornalisti Rai nel Kursk” Stefania Battistini e Simone Traini, che hanno realizzato un reportage dalla città di Sudzha e ora si trovano al sicuro in territorio ucraino, rischiano un processo per “attraversamento illegale del confine di Stato””.
Uno dei sintomi più gravi del generale rimbecillimento che pare aver colpito la specie umana da qualche anno a questa parte è agire senza preoccuparsi minimamente delle conseguenze, legali e non, delle proprie azioni – e poi stupirsene, indignarsene e fare l’offeso.
Ma la Rai non ce l’ha un ufficio legale che ha avvertito Battistini e la sua troupe che entrare sul territorio di uno stato sovrano al seguito di truppe straniere che hanno invaso quel territorio comporta AUTOMATICAMENTE, da parte dello stato invaso, l’avvio di un procedimento giudiziario?
E che non c’entra niente che lo stato in questione è la Russia cattiva, sarebbe successo lo stesso se fosse entrata in territorio ucraino al seguito delle truppe russe?
Certo, mi rendo conto che la tentazione di fare la cosplayer di Oriana Fallaci deve essere stata troppo forte per potervi rinunciare, ma appunto bisognerebbe, ogni tanto, pensare alle conseguenze delle proprie azioni.
O almeno non cascare dal pero quando ti fanno notare il casino che hai combinato.
* Esperto di Storia Militare e di Lingue e Culture dell’Europa Orientale, componente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio
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16 Agosto 2024
Foto: Confine Ucraina-Russia Kursk