Il senatore all’assemblea costituente del Movimento Cinque Stelle: “Oggi la mafia è in forma smagliante grazie alle politiche di questo governo”
“Questo è uno dei momenti peggiori della storia della Repubblica. Abbiamo una maggioranza politica che ha dichiarato guerra alla Costituzione, alla legalità e alla giustizia. Una maggioranza che ha trasformato la politica in una cinghia di trasmissione d’interessi di piccole e grandi lobby e comitati d’affari. E’ il trionfo del mondo della corruzione, del conflitto di interessi, dell’abuso di potere. E’ il ritorno in auge della borghesia mafiosa”. Così il senatore M5S Roberto Scarpinato nel suo intervento a Nova, l’evento conclusivo dell’assemblea costituente del Movimento Cinque Stelle. “Questi due anni in parlamento sono stati una via crucis”, ha affermato. “Hanno inaugurato la legislatura con una riforma che aboliva una delle riforme più importanti dei 5 Stelle, la ‘Spazza Corrotti’, che stabiliva che i condannati per gravi reati di corruzione non potevano uscire dal carcere con permessi premio se prima non collaboravano. E poi hanno proseguito dichiarando una vera e propria guerra contro le intercettazioni, le hanno smantellate una dopo l’altro e ora vogliono dare il colpo di grazia riducendo a 45 giorni il tempo massimo”. “Ma bisogna capirli – ha aggiunto con tono ironico l’ex procuratore generale di Palermo – perché nella corruzione raccogliere le prove è difficilissimo, le carte sono sempre a posto, testi non se ne trovano, l’omertà che c’è nel mondo dei colletti bianchi è peggio di quella della mafia, e l’unico tallone d’Achille sono le intercettazioni”. Non solo. “Sono arrivati al punto da impedire di leggere i provvedimenti di cattura. E poi hanno progredito con l’abolizione dell’abuso d’ufficio. Questo è diventato l’unico paese in Europa dove qualsiasi pubblico amministratore è diventato una specie di signorotto del tempo del feudalesimo che può fare quel che vuole”. Con l’abolizione del reato di abuso d’ufficio “hanno ucciso la meritocrazia, truccare i concorsi pubblici non è più reato. E’ il trionfo del nepotismo, del potere usato come strumento come voto di scambio per costruire enormi reti clientelari e naturalmente ora devo raggiungere l’apice: riformare questa magistratura in modo da sottoporla al potere politico”, ha concluso sul punto.
Scarcerazioni dei boss, il parere dell’ex procuratore
Rispondendo alle domande della giornalista Elvira Terranova, Scarpinato ha parlato anche delle recenti scarcerazioni di molti boss mafiosi, alcuni di questi ergastolani e stragisti come Giovanni Formoso, condannato all’ergastolo per la strage di Milano del 27 luglio 1993 o Ignazio Pullarà, importantissimo capo mafia ergastolano. Entrambi, ha ricordato Scarpinato, sono usciti dal carcere senza collaborare con la giustizia. Il primo “si è tenuto tutti segreti scottanti di cui è depositario” sulla strage di via Palestro che non fu strage solo di mafia. Il secondo, invece, è depositario dei segreti sui soldi che Cosa nostra riceveva ogni anno da Silvio Berlusconi che “ha pagato la mafia dagli anni ’70 fino al 1994”. “Oggi la mafia è in forma smagliante grazie alle politiche di questo governo. Sia per i boss ergastolani che per i colletti bianchi della mafia“. Il fatto che “stanno uscendo boss uno dietro l’altro” “si spiega perché questa maggioranza, appena si è insediata, ha fatto una legge che ha modificato l’ergastolo ostativo in modo tale che sia possibile uscire dal carcere anche se non si collabora, anche se non c’è la prova del cambiamento. E l’hanno fatto, bocciando tutti i nostri emendamenti, in modo tale che oggi è più conveniente per i boss non collaborare con la giustizia che collaborare”. Scarpinato ha poi concluso un appello rivolgendosi al pubblico pentastellato. “Noi resistiamo per voi, resistiamo per l’Italia onesta, per l’Italia pulita. Restiamo uniti questo è il momento di combattere non è il momento della rassegnazione. Non dobbiamo consentirgli di prendersi questo paese, teniamoci stretto questo paese”.
24 Novembre 2024