di MOWA
Sul cammino della critica al sistema confessionale, legato alla speculazione basata sulla credulità, per fare affari, vorremmo toccare un tema delicatissimo come quello della salute pubblica.
Citiamo, come indicatore, la Regione Lombardia, in quanto promoter nazionale del “sistema sanità” e vediamo come si possano arrecare danni alla salute pubblica quando (ad esempio) si innalzano i parametri dei componenti inquinanti l’atmosfera da rilevare o, peggio ancora, con l’introduzione del “project financing” (che introduce il soggetto “amico”) nell’economia sanitaria lombarda e che vuol dire far girare diversi miliardi di euro.
Quello del “project financing” è un sistema che non ha bisogno di passare per il Consiglio regionale per essere approvato ma basta la direzione generale, e questo grazie alla riforma (sic!) Bassanini (DS-PD). In questo modo il promotore dell’investimento viene ripagato con la gestione del servizio e cioè: se investi 100 milioni di euro per la costruzione dell’ospedale X avrai in appalto per oltre trent’anni una serie di servizi avendo indietro (visto che non saranno sufficienti al recupero) un canone annuo.
Se, poi, aggiungiamo, i “global service” a cui affidi un pacchetto di prestazioni quali mensa, lavanderia ed altro definiti “non core”, ovvero non sanitari, capite che il business è notevole.
Viene, di fatto, stroncata sul nascere ogni tipo di “libera scelta del mercato”.
Quel mercato che, a livello nazionale, i ciellini e Compagnia delle Opere, sotto la bandiera del PdL, chiedono di liberalizzare e poi, una volta insediatisi nei meccanismi di potere e di scelta regionale, con la scusa confessionale, strozzano togliendo ogni libera opportunità.
Mi chiedo se costoro siano consapevoli del fatto che i medici che operavano in cliniche come la Santa Rita, denominata “clinica degli orrori”, e che sono stati condannati, in appello, fino a 15 anni di carcere, siano il frutto della loro scelta scellerata di accreditamento.
Come si giustificano 25 cardiochirurgie (in prevalenza private) nella sola Lombardia quando tutta la Francia ne ha 23?
Dopo la condanna dei medici della clinica Santa Rita siamo legittimati a sospettare che, forse, molti degli interventi chirurgici effettuati in Lombardia non siano giustificati a fronte di una discutibile possibilità di controllo da parte regionale. Ci permettiamo di dire questo dopo i continui interventi della magistratura che hanno portato allo scoperto, come ciliegie sulla torta, le disonestà professionali di molti medici che traggono profitti a scapito della salute pubblica e che sono stati “aiutati” a relazionarsi con i meccanismi burocratico-clientelari da dirigenti politico-tecnici che si rifanno al confessionalismo.
Sicuramente, e senza ombra di smentita, queste sono le incursioni nel campo economico/finanziario di formazioni che dicono di essere cattoliche ma che in realtà hanno tradito il messaggio cristiano scegliendo, al posto di rispondere ai veri bisogni delle persone, il dio denaro.
Ha ragione il funzionario regionale De Alessandri (il quale ha subìto pressioni confessionali) che ha pubblicato il libro “Comunione e liberazione: assalto al potere in Lombardia” in cui denunciava l’occupazione “militare” di tutti i centri di potere, affermando che: “Se nelle altre regioni si può legittimamente parlare di ‘primari di partito’ e di ‘manager di partito’, in Lombardia si parla quasi esclusivamente di ‘primari di CL’ e di ‘manager di CL’. Se non si è ciellini non si diventa primari…” edironizzando anche: “…mettono nel curriculum la loro foto con don Giussani.”
Costoro (CL e CdO) non si rifanno assolutamente al messaggio di “CARITA’ ” cristiano perché hanno tolto la “I” trasformandola in CARTA, come il denaro!
Lo dicano, onestamente, ai loro amici che questa è la loro spada di Damocle, e che, a causa dei tanti peccati commessi sulla Terra, sarà difficile, persino, assegnargli un unico “girone” nell’inferno dantesco.
da: http://iskra.myblog.it/archive/2012/03/27/dens-d%C7%92lens-50-se-la-sanita-diventa-guadagno.html