Questo sistema non perde occasione per dimostrare la sua parzialità. Il Partito Comunista ha presentato correttamente le liste per le elezioni europee. Queste sono state ricusate, al pari del partito dei Verdi, dagli uffici circoscrizionali delle Corti di Appello in quanto la normativa italiana non prevedeva il collegamento con gruppi politici europei (cosa prevista invece dalla normativa europea). Il Partito Comunista fa parte del raggruppamento politico dei Partiti Comunisti e Operai d’Europa che hanno parlamentari europei eletti (anche qui al pari dei Verdi). Entrambe le forze politiche hanno presentato ricorso all’ufficio elettorale nazionale della Corte di Cassazione che ha risposto con un risultato che evidenzia una palese disparità: i Comunisti sono stati esclusi mentre i Verdi sono stati ammessi. Qual è stato il criterio, a parità di condizioni? Evidentemente ha fatto premio la posizione politica. Il Partito Comunista in Italia ha una posizione netta contro la UE, mentre i Verdi sono molto più disponibili verso la Comunità Europea. Questo ha fatto la differenza. Faremo un ulteriore ricorso ai TAR, ma possiamo già affermare con nettezza che la nostra lotta contro l’imperialismo UE e NATO non si ferma certo con un cavillo giuridico e istituzionale. Da questa palese ingiustizia trarremo maggiore forza nella nostra azione.
Il Segretario Generale Marco Rizzo