L’Associazione dei familiari delle Vittime della strage ferroviaria di Viareggio aveva chiesto di “poter partecipare ed intervenire” al Congresso nazionale della Cgil di Rimini il 6 maggio.
Richiesta avanzata alla Segreteria nazionale il 28 aprile 2014.
I familiari sono stati ore ad aspettare di fronte al Palacongressi a Rimini. Ma nessuno della segreteria si è presentato. Così i familiari sono rientrati a Viareggio.
Le motivazioni: “Non vi erano le condizioni …”, “non vi era lo spazio” sono pretestuose, false ed ipocrite. Hanno negato la parola a Marco Piagentini, presidente onorario dell’Associazione dei familiari. Ogni commento è superfluo.
Due giorni prima, sempre a Rimini, la parola l’avevano data a Moretti, ex Ad delle ferrovie e rinviato a giudizio con accuse pesantissime per la strage ferroviaria di Viareggio.
Una scelta di campo precisa e definita. Con quale faccia può la Cgil nazionale essersi costituita parte civile e continuare a stare nel processo? I familiari, per condurre questa battaglia, hanno bisogno di amici veri non di falsi amici.
Aver negato la parola a Marco è un atto politicamente inqualificabile e moralmente disumano. Se la presenza dei familiari non è stata gradita al Congresso nazionale Cgil come potrebbero i familiari gradire la presenza della Cgil al processo delle loro 32 Vittime?
Moretti se ne deve andare, altro che inviti…
– Per informare della strage ferroviaria del 29 giugno 2009 a Viareggio. Strage che ha provocato 32 Vittime e numerosi feriti di cui alcuni gravissimi. Parliamo di bambini, ragazze, donne e uomini, bruciati vivi o morti dopo giorni e mesi di agonia.
– Per mostrare questa realtà a quanti, pur sapendo, continuano a voltarsi dall’altra parte ed a quanti, come anche la Cgil, invitano l’ex Amministratore delegato di ferrovie, Mauro Moretti, principale imputato al processo con pesantissime accuse.
Anche domenica 4 maggio è stato invitato ed ha partecipato alle “Giornate per il lavoro” a Rimini.
Lo Stato non si costituisce parte civile al processo, il governo Berlusconi e quello di Letta lo rinominano Ad delle ferrovie, nonostante sia prima indagato e poi rinviato a giudizio, il governo Renzi lo promuove Ad di Finmeccanica, la Cgil lo invita ai propri congressi a Firenze, a Rimini …
Ma vogliamo scherzare! Da un punto di vista umano e morale sono comportamenti che infieriscono sul nostro dolore e sulla memoria dei nostri cari.
Da un punto di vista politico si tratta di comportamenti che, in qualche misura, assolvono l’imputato Moretti e, soprattutto, condizionano il lavoro della magistratura. Vogliamo augurarci, per la verità, la giustizia e la sicurezza, che i giudici non cedano a queste pesanti ed inaudite pressioni.
Moretti ha fatto di tutto per non affrontare il processo, truccarlo, rinviarlo, spostarlo, sfuggire, scaricare le responsabilità sugli altri 32 imputati. Dovrebbe vergognarsi per l’arroganza, le offese, i ricatti, le minacce, le provocazioni alle Vittime, ai familiari, a ferrovieri. Il suo avvocato, sig. D’Apote, al processo ha detto che Moretti non si occupa né di treni, né di binari?! Ma di cosa si occupa allora il cavalier Moretti!? Per quale motivo viene invitato?
La Cgil addirittura gli dà la parola per le “Giornate del lavoro”, in cui si dovrebbe discutere di lavoro, sicurezza, salute, condizioni di lavoro, occupazione. In ferrovia Moretti ha tagliato posti di lavoro e penalizzato la sicurezza. Dal 2007 ad oggi, sui binari hanno perso la vita 43 lavoratori, l’ultimo un manovratore di 34 anni, schiacciato dal treno di notte il 12 gennaio scorso nella stazione di SMN a Firenze. E le vittime delle ‘porte killer’, e i ragazzi travolti dai treni a causa della chiusura e smantellamento di stazioni, fermate, annunci, ausiliari, personale di servizio … cioè di “anticorpi” che garantivano quella sicurezza che non c’è più.
Moretti ha esercitato una politica di abbandono della sicurezza, ha devastato il trasporto regionale e pendolare, ha tagliato decine di migliaia di posti di lavoro, ha peggiorato le condizioni di lavoro dei ferrovieri in servizio, ha sospeso e licenziato ferrovieri e delegati Rls/Rsu impegnati sulla sicurezza o, addirittura, per essersi schierati a fianco dei familiari di Viareggio.
Dopo la strage del 29 giugno ‘09, è stato rinominato per due volte Ad delle ferrovie. Ora è stato promosso Ad di Finmeccanica. A Viareggio furono raccolte 10.000 firme per le sue dimissioni da Ad delle ferrovie, ma questa sovranità popolare è stata vergognosamente calpestata.
Al Congresso nazionale della Filt-Cgil tenuto a Firenze (1-4 aprile), la protesta dei familiari, di lavoratori, cittadini, sindacalisti …, aveva “convinto” la Filt a rinunciare alla presenza di Moretti e del ministro Lupi per “evitare possibili tensioni“. Come se i familiari delle Vittime fossero “tensioni”!?
Dopo quanto abbiamo subìto dovremmo stare a casa a piangere … NO, rivendichiamo sicurezza, verità e giustizia. La Cgil dovrebbe stringersi attorno a noi, accogliere le nostre richieste, solidarizzare con noi, sostenerci, unirsi alla nostra lotta, anziché corteggiare Moretti e chi lo mantiene al suo posto.
Essere impegnati e mobilitati, come lo siamo noi da 5 anni, vuol dire “servire” nel miglior modo i nostri cari; far sì che non siano dimenticati e sentirci utili affinché questa immane tragedia, che ha distrutto la nostra vita, non abbia a ripetersi.
Per Moretti quel disastro ferroviario è stato uno “spiacevolissimo episodio” come lo definì nell’audizione alla Commissione lavori del Senato, per noi è stata la fine del mondo.
I nostri bambini, le nostre ragazze, i nostri cari, non hanno avuto il tempo di conoscere il mondo, è nostro compito farli conoscere al mondo. Con immenso dolore e con la dignità e la volontà di essere protagonisti di questa battaglia, da Viareggio siamo qui per chiedere di intervenire al Congresso.
6 maggio 2014–
Associazione dei familiari“Il mondo che vorrei – Assemblea 29 giugno
danielarombi6@gmail.com assemblea29giugno@gmail.com