Raccogliamo la rabbia dei famigliari dei minatori che si trovano in fondo alla miniera denunciando che, mentre i minatori lottano per ritornare in superficie, le autorità non stanno facendo granché per evitare che certi disastri si verifichino.
La logica del profitto dei capitalisti, purtroppo, porta anche a questo dolore…
MOWA
Circa 787 persone erano al lavoro al momento dell’incidente provocato da un generatore di energia a circa 2mila metri di profondità. Proseguono le operazioni di salvataggio dei superstiti. Intanto il premier Erdogan è arrivato sul luogo della strage. L’ex presidente del sindacato: “All’interno c’è stato un massacro”
Intrappolati e morti a duemila metri di profondità, in un incidente che secondo l’ex presidente del sindacato dei minatori turchi, Maden-is, Cetin Uygur, è “il più grave della storia del Paese” e poteva essere evitato. Un’esplosione in una miniera a Soma, nella provincia di Manisa, nella Turchia occidentale, ha causato la morte per inalazione di monossido di carbonio di 232 minatori, ma il numero è ancora provvisorio. Da chiarire anche quante persone siano ancora intrappolate; secondo le ultime stime sarebbero circa 120. A riferirlo è il ministro dell’Energia turco Taner Yildiz, spiegando che l’esplosione, a cui è seguito un incendio, è avvenuta nella notte tra lunedì a martedì in seguito a un guasto del trasformatore elettrico.
Il governo di Ankara ha proclamato tre giorni di lutto nazionale per le vittime. Intanto il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan è arrivato sul luogo della strage, dopo aver annullato la visita prevista per oggi in Albania e ha definito l’incidente come “il peggior disastro mai avvenuto in una miniera in Turchia”. Il premier ha poi detto ai giornalisti che “saranno prese tutte le misure necessarie sia a livello giudiziario che a livello amministrativo”. Anche il leader del principale partito di opposizione, il Partito del popolo repubblicano Kemal Kilicdaroglu, è atteso a Soma. Il 29 aprile il partito di opposizione aveva presentato una mozione in Parlamento per chiedere un’indagine sugli incidenti sul lavoro nella miniera, ma la proposta venne bocciata con i voti del partito al governo, l’Akp. Il presidente Abdullah Gul ha invece chiesto al governatore della provincia di Manisa Abdurrahman Savas di mobilitare a pieno i soccorsi.
Al momento dell’esplosione erano 787 i lavoratori presenti in miniera e le squadre di soccorso hanno lavorato tutta la notte. “Abbiamo perso 201 nostri fratelli lavoratori. Temiamo che il numero (delle vittime, ndr) possa aumentare”, ha detto Yldiz 11 ore dopo l’incidente. 80 sono i minatori ricoverati in ospedale con ferite anche gravi.
Tuttavia, secondo l’ex presidente del sindacato dei minatori turchi, Maden-is, Cetin Uygur, la tragica esplosione poteva essere evitata. Uygur ha denunciato insufficienti misure di sicurezza e accusato di “negligenza” il governo di Ankara e le compagnie minerarie. “L’incidente che abbiamo visto in questa miniera privata è un omicidio sul lavoro del più alto grado. E’ il più grave incidente sul lavoro della storia del Paese”, ha aggiunto. Il presidente della Confederazione dei sindacati progressisti (Disk) Kani Beko ha denunciato la presenza di un ingente numero di lavoratori in subappalto. “Nella miniera ci sono lavoratori in subbapalto di secondo e terzo grado. Spero che il bilancio delle vittime non aumenti, ma non sono ottimista. Dopo l’esplosione dentro c’è stato un massacro”, ha detto Beko.
La società proprietaria della miniera di carbone ha chiuso il suo sito web lasciando in homepage un breve comunicato, mentre monta la protesta contro le condizioni di sicurezza dei minatori ritenute da più parti insufficienti. Nella nota, che ha uno sfondo nero, si parla di un “triste incidente” e si sottolinea che le indagini proseguono per accertare i motivi dell’incendio. Salvare i sopravvissuti – si legge su ‘Tilaga.com.tr’ – resta la “priorità” per la società”, secondo cui “l’incidente è accaduto malgrado le massime precauzioni e i continui controlli“. La società è stata accusata dal partito di opposizione Chp di presunte violazioni delle leggi sulla sicurezza sul lavoro, avendo impiegato minori e facendo lavorare i minatori oltre l’orario previsto.
14 maggio 2014