Ieri [17/7 ndr] la corte d’appello del tribunale di Firenze ha respinto il ricorso che chiedeva il reintegro sul suo posto di lavoro di Riccardo Antonini, ferroviere licenziato in modo pretestuoso, perché consulente in modo gratuito deifamigliari delle vittime della strage di Viareggio. Esprimiamo tutto il nostro sostegno a Riccardo Antonini ora e nella continuazione della lotta per la verità, la giustizia e la sicurezza sul lavoro
Ecco il comunicato delle Associazioni dei famigliari delle vittime della strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009:
Ieri alle 17.50, l’avvocato comunicava l’inammissibilità del ricorso per la reintegrazione di Riccardo Antonini, alle 17.55 sui binari della Sicilia perdevano la vita tre ferrovieri, di Rfi addetti alla manutenzione dei binari.Sentenze di questo tipo, come quelle nei confronti di altri ferrovieri impegnati sul fronte della sicurezza in ferrovia, intimidiscono, ricattano, minacciano … i ferrovieri che rivendicano il diritto alla critica ed alla cronaca per tutelarsi dalle morti sul lavoro e per evitare stragi come quella di Viareggio del 29 giugno 2009. Sentenze inqualificabili, illegittime e disumane che incitano o, meglio, istigano datori di lavoro e manager a continuare sempre di più a trascurare la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro, tanto: o vengono premiati come nel caso di Moretti o riescono sempre a farla franca.Chi emette simili sentenze irresponsabili e di una gravità inaudita si macchia di crimini contro l’umanità in tempo di pace.
Anziché tutelare il diritto alla vita, alla salute, alla sicurezza, si inchinano a padroni e manager e si genuflettono alle loro aberranti logiche di profitto.
Assemblea 29 giugno
Associazione “Il Mondo che vorrei”