Per arginare e contrattaccare la deviazione autoritaria in atto, necessita arricchire l’analisi e la discussione, per esprimersi contro le più gravi violazioni di singoli istituti della Costituzione
Di fronte al montare del complotto della forze governative più sollecite agli interessi dei vari gruppi economico-finanziari (complotto che la parte più reazionaria della borghesia ha tentato di aprire nel 1953 -legge Truffa- nel 1964 e ’69, nel 1978, e di lì tra gli anni 1983 -Commissione bicamerale presieduta dal liberale Bozzi- sino ad oggi) necessita rafforzare l’impegno politico-culturale teso a coinvolgere i più ampi strati delle masse, travolti dalla separatezza tra società e Stato.
Per bloccare e contrastare adeguatamente l’operazione anticostituzionale del patto Renzi-Berlusconi, sotto l’ègida del Capo dello Stato, occorre schivare gli inganni celati dietro l’attacco al Senato, volti a ridurre gli spazi della democrazia rappresentativa, col pretesto di abolire il bicameralismo “eguale”, accusato di lentocrazia.
Poiché l’obiettivo di fondo delle “revisioni istituzionali”, a copertura delle rinviate riforme di economia e lavoro (e di quelle sbagliate in passato), ha l’intento di allineare il nostro e più avanzato sistema di democrazia parlamentare, a quelli vetero-tradizionali dell’Occidente capitalistico, conformi al disegno in atto nella UE.
Al contrario urge rimettere al centro del dibattito costituzionale di massa, il rilancio degli obiettivi “emancipatori”, di una società guidata dai principi di democrazia economico-sociale. Per ciò riaprendo il dialogo innovatore, anche con quelle correnti di ceto medio vittime anch’esse della artificiosa distinzione tra diritti sociali e diritti individuali, pagati duramente dai lavoratori.
Tutto ciò avviene per lo scontro reso incomprensibile tra governo e opposizione perché, anziché battersi per la stabilizzazione e la difesa INTEGRALE dei valori sociali della Costituzione democratica antifascista, ci si ostina a invischiarsi in artifici giuridici, pur di eludere il fatto che la Carta è nata come patto unitario, in base ad una concezione integrale per l’interdipendenza tra principi fondamentali e garanzia dei diritti civili politici-economici-sociali da difendere strenuamente: mediante la stabilizzazione della forma di governo parlamentare e l’allargamento alla partecipazione, che sta diventando nell’opinione pubblica il centro di ogni riferimento sostanziale e non formale alla Costituzione.
Il movimento difesa e Rilancio della Costituzione
Movimento Naz. Antifascista per la Difesa e il RILANCIO della Costituzione
Il governo parlamentare presidio fondamentale della democrazia economico-sociale
Comitato Promotore del documento-vademecum o “Piccolo manuale di autodifesa militante della Costituzione” “Per la stabilizzazione, il rilancio e la difesa INTEGRALE dei valori sociali della Costituzione democratica antifascista“