La campagna “Long live Palestine boycott Israel” è cresciuta da poche centinaia di utenti ai primi di luglio a oltre duecentocinquantamila oggi.
Le ostilità a Gaza sembrano avere determinato una forte crescita della campagna di boicottaggio contro Israele – o almeno di quella parte che usa gli app per individuare i prodotti da colpire.
Buycott, un app che cataloga i marchi e i loro derivati e permette agli utenti di iniziare una campagna per sostenere o boicottare, riferisce che il numero delle persone che usa il suo gruppo “Long live Palestine boycott Israel” è improvvisamente salito nel mese scorso – da poche centinaia di utenti ai primi di luglio ad oltre duecentocinquantamila oggi.
“Long live Palestine” è il gruppo più seguito sui siti del boicottaggio. Il secondo più seguito è “Avoid Israeli Settlement Products“. Entrambi stanno rapidamente crescendo, secondo quanto riferisce l’International Business Times.
Attualmente vi è solamente una campagna pro Israele su Buycott. Nonostante sia stato creato più di un anno fa, ha solo 1380 sostenitori.
L’app permette agli utenti di cercare un prodotto collegato a società da colpire o nazioni da boicottare . Passando lo scanner sul codice a barre di un prodotto con la macchina fotografica di uno smartphone, i consumatori sono in grado di sapere quale marchio è associato a quale campagna.
Nell’elenco delle società segnalate dalla campagna “Viva la Palestina, Boicotta Israele”, ci sono McDonald’s, Intel, Nestlè e Marks & Spencer.
La pagina della campagna afferma “Questa campagna è rivolta alla gente normale in tutto il mondo per dare un contributo per porre fine all’oppressione in Palestina”.
“Si tratta di un sistema non violento per fare pressione sullo Stato di Israele e segue le orme del boicottaggio che ha avuto successo contro l’apartheid sudafricano”.
Il movimento Boicottaggio, Disinvestimento, Sanzioni (BDS) dovrebbe lanciare un app simile nel corso del corrente anno.
09 Agosto 2014
Fonte: Haaretz
Traduzione di BDS Italia