A Washington si dice che c’è stata una gaffe quando un politico dichiara inavvertitamente la verità. Battuta?
Quando la verità fa male. Il vice presidente Usa aveva solo detto che alcuni dei migliori alleati degli Stati Uniti avevano favorito nascita e crescita dei gruppi terroristi sunniti come l’Isis. Verità nota, storica, ed ha dovuto chiedere scusa. Il ‘teorema Caselli’ sulla verità che fa male
di Ennio Remondino
Povero Biden, vicepresidente Usa talmente anonimo che per scriverne anche il suo nome di battesimo dovremmo andare e cercarlo su Google. Il povero Biden fa una affermazione scontata e sai solleva un putiferio diplomatico internazionale con tanto di sue scuse pubbliche per avere detto soltanto la verità. Ma, ci ricorda Paolo Mastrolilli su La Stampa, a Washington si dice che una gaffe è quando un politico dichiara inavvertitamente la verità. Biden, che ha dovuto presentare le sue scuse alla Turchia, e poi agli Emirati Arabi Uniti che gli intrallazzi con la jihad li avevano fatti.
Il vicepresidente Ua Joe Biden col presidente turco Erdogan
Colpa gravissima, aver affermato esplicitamente quello che tutti sanno: i migliori alleati degli Stati Uniti hanno favorito la nascita e la crescita dei gruppi terroristi sunniti come l’Isis, finanziandoli, armandoli, o chiudendo gli occhi sulle loro attività. Ora stanno cambiando linea, perché hanno capito che il mostro creato rischia di rivoltarsi contro di loro, ma il danno nel frattempo è stato fatto. Quasi simpatico il povero Biden che giovedì stava rispondendo alle domande degli studenti della Kennedy School all’Harvard University, ed è stato interpellato sulla diffusione di al Qaeda in Siria.
In effetti, l’esposizione di Biden è decisamente netta, senza margini di equivoco. “I nostri alleati nella regione sono stati il nostro problema principale” dice il Vice. Riassunto del seguito di fonte americana. I sauditi, gli emirati, cosa hanno fatto? Erano così determinati a fare cadere il presidente siriano Assad, e avere una guerra per procura fra sunniti e sciiti, che hanno riversato centinaia di milioni di dollari e migliaia di tonnellate di armi, su chiunque combattesse contro Assad. Solo che la gente aiutata erano di al Nusra e al Qaeda, ed elementi estremisti jihadisti venuti da mezzo mondo”.
Il Re dell’Arabia Saudita col presidente turco Erdogan
Per completare la verità/gaffe, il vice presidente ha citato il Qatar e il presidente turco Erdogan, rivelando che, in una conversazione privata questi aveva ammesso di aver lasciato passare troppi estremisti in Siria attraverso il confine turco. Candide ammissioni della verità pericolose. Le sue parole mettevano a rischio la tenuta dalla coalizione che Washington sta tentando di costruire per combattere l’Isis. Anche se tutti sanno che l’Isis ed estremisti sunniti sono stati sostenuti da Arabia, Turchia, e altri paesi della regione che volevano rovesciare Assad, e Isis ne è la conseguenza.
A riconoscimento del suo merito, Biden si chiama Joe.
7 ottobre 2014