Sarà che quando sono stati costruiti gli impianti sportivi di San Giuliano Terme (Pi) c’erano i comunisti del Pci ad amministrare. Sarà che quegli impianti sono stati molto fortemente voluti da un quadro locale del Partito comunista al quale oggi sono intitolati, Giovanni Bui, che era un calciatore che ha giocato come portiere nel Catania e credeva nel valore di promozione sociale dello sport.
Sarà che in quegli anni si recava alle urne il 96,89 per cento dei sangiulianesi e il Pci viaggiava su percentuali dal 55,13 al 57,86, tanto per dire che la politica di buona qualità merita la partecipazione dei cittadini. Sarà per tutto questo – che vale la pena ricordare perché oggi ogni volta che si parla di comunisti sembra che non siano mai esistiti o che abbiano fatto stragi – ma i campi sportivi di San Giuliano Terme, inaugurati alla fine del 1973, sono proprio un gioiellino.
Basti dire che sono in un parco di pini, con il Monte Pisano di sfondo e che c’è uno stadio con campo centrale da calcio in erba naturale di dimensioni regolamentari, con tribune coperte per ottocento spettatori e scoperte per altri trecento. Attorno al campo erboso corre la pista di atletica a sei corsie in colato, con due pedane per salti in estensione e un saccone per il salto in alto; vi si pratica anche il lancio del peso e del giavellotto. Nei giorni di pioggia ci si può allenare al coperto, sotto le tribune rialzate, su una pista a quattro corsie da 70 metri, con una pedana per i salti in estensione.
Ma per quei “comunistacci” le cose dovevano essere fatte proprio per bene e gli impianti della piccola cittadina alla porte di Pisa hanno anche un campo da calcio a 11 per gli allenamenti, un campo per il calcio a 5; due campi da tennis in terra rossa, un campo da tennis in resina, un campo che può servire sia il beach che per il tennis volley; gli spogliatoi riscaldati con le docce, un parco giochi per i più piccoli e tanti parcheggi.
Una meraviglia tale non merita che sia pubblica, devono aver pensato gli amministratori del Pd che rappresentano oggi quella politica degli “affarucci” che disgusta i cittadini non facendoli andare alle urne, e quindi hanno provveduto a dicembre del 2013 a privatizzare gli impianti sportivi Giovanni Bui, affidandoli in gestione per 2.500 euro l’anno (per venti anni) con una gara d’appalto alla quale si è presentata una sola società, che non poteva avere nessuna esperienza nel settore sportivo, perché costituita da poche settimane.
Ma non basta: come si vede dall’articolo che segue, scritto dall’Associazione Amici di San Giuliano, la passata amministrazione Pd ha consegnato ai privati anche uno spazio verde e un parcheggio che completa gli impianti sportivi, privatizzando tutto il verde pubblico attrezzato di San Giuliano Terme. Una scelta insensata, come molte altre fatte dalla Giunta che hanno indebitato il Comune; una scelta che snatura il senso sociale del lavoro fatto da Giovanni Bui e dal Partito comunista in cui militava.
Sezione Gramsci-Berlinguer di Pisa
Per quanti ancora non ne fossero a conoscenza, alla fine del 2012 l’amministrazione comunale di San Giuliano Terme indice con bando pubblico n. 680 del 14/11/2012 una selezione per la concessione ventennale degli impianti sportivi “Giovanni Bui” e incomprensibilmente finiscono dentro tale concessione anche un parcheggio e un ampio spazio verde limitrofo, nota zona di passeggio, svago e relax per moltissimi cittadini sangiulianesi di tutte le età.
L’affidamento della gestione viene giustamente effettuato, per fedele citazione del bando, in osservanza di alcune normative di riferimento fra le quali la Legge Regione Toscana n. 6/2005 che prevede, ben specificata nei vari punti del comma 1 dell’articolo 3, alcuni criteri quali la “differenzazione delle procedure di selezione in ragione della diversa tipologia e rilevanza economica degli impianti” e la “scelta dell’affidatario che tenga conto dell’esperienza del settore, del radicamento sul territorio nel bacino di utenza dell’impianto, dell’affidabilità economica, della qualificazione professionale degli istruttori e allenatori utilizzati, della compatibilità dell’attività sportiva esercitata con quella praticabile nell’impianto e dell’eventuale organizzazione di attività a favore dei giovani, dei diversamente abili e degli anziani”.
Il 19 dicembre 2012 si riunisce la Commissione di valutazione formata dal Presidente Anna Moschetti e dai tre funzionari Fedora Durante, Alessandro Simonetti e Giorgio Bicchierini (Segretario Verbalizzante). La commissione verifica che l’unica domanda di partecipazione alla scadenza del bando (15/12/2012) è stata quella dell’associazione ASD San Giuliano Sport, società costituitasi poche settimane prima del bando e all’epoca priva di tesserati e attività sportive.
Come è possibile verificare dall’atto pubblico 883 del 31/12/2012 la Commissione attribuisce alla domanda presentata dall’associazione un punteggio di 0 su 10 per il radicamento sul territorio, di 4 su 10 per l’esperienza nel settore (difficile comprendere come possano essere assegnati alcuni punti di esperienza nel settore ad una società appena costituita), di 0 su 5 per l’esperienza nell’organizzazione di attività per giovani, anziani e disabili, di 35 su 70 per la qualità del progetto e infine 5 punti all’offerta economica “in conseguenza della presenza di un unico concorrente” per un totale di 44 punti sui 100 assegnabili. Nonostante l’evidente contrasto con gli articoli della legge su riportata, la Commissione decreta l’assegnazione della concessione all’associazione partecipante per un canone annuale di 2.500,00 euro senza ritenere necessaria l’indizione di un secondo bando aperto ad associazioni e società anche extra comunali e non necessariamente sportive, così come concesso dalla legge regionale.
Per terminare l’esposizione dei fatti è necessario evidenziare che a dieci giorni dalle ultime elezioni, con la delibera n. 79 del 22/04/2014, l’amministrazione uscente sigla un protocollo d’intesa con l’associazione ASD San Giuliano Sport e la Lega Nazionale Dilettanti per la realizzazione di un centro di formazione federale presso gli impianti sportivi. Tale accordo prevede la dismissione dello spazio verde e del parcheggio attigui allo stadio per la costruzione di un nuovo campo da calcio in sintetico prevalentemente utilizzabile dalla Lega Nazionale Dilettanti.
L’associazione “Amici di San Giuliano” non accetta che la passata amministrazione comunale abbia valutato gli eventuali investimenti negli impianti del concessionario come un servizio alla comunità, in quanto il concessionario stesso ne sarà anche l’unico beneficiario. Infine gran parte della cittadinanza, così come comprovato dalle quasi 500 firme raccolte, non riesce ad accettare che un vitale spazio comunale attiguo agli impianti sportivi venga affidato ad un privato per venti anni.
Associazione Amici di San Giuliano