Chi lo avrebbe pensato appena alcuni mesi fa?
I fautori di TTIP e di CETA sono completamente sulla difensiva.
La resistenza sta sviluppandosi – non solo fra i cittadini ma anche nei Parlamenti nazionali e regionali.
Due esempi a partire dalle ultime settimane sono particolarmente incoraggianti: sia il Parlamento olandese che francese ha passato la deliberazione per esprimere la loro preoccupazione circa TTIP e CETA.
La deliberazione francese si oppone a ISDS (Investitore-Stato-Disputa-Soluzione) in CETA (più informazioni in francese).
Inoltre richiede che CETA debba essere ratificato non solo dalle istituzioni europee ma anche dagli stati membri, un aspetto che la Commissione di UE sta ancora dibattendo. La risoluzione olandese è interessata soltanto di ISDS e dichiara chiaramente che ISDS non è voluto in TTIP o in CETA.
Che cosa significa questo?
Le risoluzioni non hanno un effetto diretto sui negoziati o sulla ratifica di CETA ma sono un chiaro segnale alla Commissione Europea: se continuano sulla stessa strada, CETA e TTIP potrebbero cadere nel processo di ratifica.
La nostra protesta sta funzionando! Abbiamo provocato un dibattito intenso su TTIP e su CETA e stiamo forzando i politici a prendere una posizione.
Nella primavera del 2015, il Parlamento Europeo si pensa che faccia passare una risoluzione su TTIP.
Continuiamo la pressione sui membri del Parlamento Europeo (MEPs) rispetto a questo voto critico e diciamo loro chiaramente: non vogliamo i cosiddetti “affari commerciali„ che rappresentano una minaccia alla democrazia, alla nostra salute, all’ambiente ed ai servizi pubblici vitali.
Più di milione di persone hanno già firmato l’iniziativa dei nostri cittadini europei auto-organizzati contro TTIP e CETA in meno di due mesi.
Raccoglieremo un altro milione per mostrare che i cittadini d’Europa non vogliono questi affari sinistri!
9 dicembre 2014
Traduzione MOWA