L’Autorità Idrica Toscana torna sui propri passi e dà ragione ancora una volta alla Campagna “No Amianto Pubiacqua”. Nessun aumento in bolletta per eliminare i 225 km di tubi in amianto che si traduce in un risparmio complessivo di corca 182 euro per utenza nel territorio servito da Publiacqua.
Dopo aver acconsentito al monitoraggio delle acque e a solo 24 ore dalla conferenza stampa in Regione nella quale il direttore dell’Autority affermava che l’eliminazione dei tubi all’amianto sarebbe stata messa in conto ai cittadini con l’aumento della bolletta, è infatti arrivata la retromarcia tramite una nota ufficiale intitolata “Nessun aumento in bolletta”. Eccone uno stralcio: “L’Autorità Idrica Toscana informa che non ci saranno aumenti in bolletta per affrontare lavori di sostituzione delle reti in cemento-amianto […]. Ogni intervento futuro in questo ambito rientrerà nel piano degli investimenti già previsti e concordati con i gestori del servizio idrico integrato […]”
Cosa è successo in queste 24 ore? Intanto nessuno delle Istituzioni si aspettava un controllo così serrato sulle scelte da loro compiute da parte della Campagna “No Amianto”. Controllo che si è espresso prima con una presenza attiva nella conferenza stampa congiunta Regione – AIT, poi con un documento che smontava con un decalogo le giustificazioni da loro addotte sull’intera vicenda, infine con una presenza importante al Tavolo pomeridiano tra Autority , Forum Toscano dell’acqua e Movimenti promotori della Campagna. Le organizzazioni promotrici della Campagna hanno fatto capire loro che ben 100 milioni di euro, Il 20% degli investimenti previsti nel Piano Interventi di Publiacqua (2014-2021) sono destinati al patrimoni aziendale non a migliorare le infrastrutture del servizio, anche per quanto riguarda la sicurezza (ben 36 milioni in software ad esempio).
A questo punto Mazzei, immaginiamo sentiti Sindaci e Regione, ha capito che la reputazione dell’Autority stava evaporando, e con essa quella dell’intero sistema pubblico di controllo sulle reti idriche. Quindi la decisione odierna che comporterà per ogni utenza, un risparmio complessivo procapite di circa 182 euro.