Vero e proprio War Class Act contro la classe lavoratrice, scritto da Confindustria e “copiato e incollato” dal governo a guida Renzi.
seconda puntata
prima puntata: “se questo sarà un uomo…“
di mommorosso comunista
A legge delega approvata, si vanno delineando i primi decreti attuativi che, un governo prono ad ogni minimo desiderio della nostrana masso-borghesia, si appresta a varare subito sotto le feste, approfittando, come sempre accade, della maggior distrazione dei lavoratori tutti, complice anche il potenziale silenzio sindacale confederale che, se non pressato costantemente dalla base, rivela per intero l’attuale sudditanza all’ideologia borghese dominante.
Il rischio che la maggioranza dell’attuale dirigenza CGIL a guida Camusso, dopo il successo dello sciopero del 12 tiri parzialmente “i remi in barca”, depotenziando così gli effetti della mobilitazione in corso, sono segnalati dalla Rete 28 Aprile:
Non abbassare mai la guardia per coloro che sono scesi nelle piazze del 24 ottobre, 14 novembre e 12 dicembre, a difesa dello Statuto dei lavoratori, è quanto mai necessario per la continuità della lotta necessaria.
In questo documento troverete la dimostrazione che il job act ricalca i voleri di Confindustria; corrisponde al vero dunque, che il Jobs Act è stato quasi “copiato-incollato” dall’attuale governo:
Sopratutto quando i padroni, a pag. 7 del citato documento, esprimono il seguente desiderio:
” L’altro tema centrale è intervenire sulla disciplina del contratto di lavoro a tempo indeterminato: il tema della segmentazione deve essere, infatti, affrontato in una prospettiva complessiva che coinvolga tutto il mercato del lavoro.
In questa logica i punti essenziali sono due: il profilo della flessibilità delle mansioni (art. 2103 c.c.), e la reintegrazione prevista dall’art. 18 dello statuto dei lavoratori che dovrebbe trovare applicazione per le sole fattispecie di licenziamenti nulli o discriminatori.
Infine, merita un’attenzione particolare il contratto di apprendistato che deve rappresentare la vera porta di ingresso dei giovani nel mercato del lavoro.”
Detto fatto, il governo li ha accontentati, al momento nella legge delega, forse anche più di quanto da loro richiesto; i padroni esultano:
Squinzi: il Jobs Act? «Ci soddisfa moltissimo»
Ditemi se questa non un vero e proprio atto di guerra di classe, purtroppo fatto contro di noi e con una violenza inaudita.
Continueranno sino a quando non ci doteremo nuovamente dell’unico strumento necessario per batterli definitivamente: il Partito Comunista di Gramsci-Longo-Berlinguer.
Alla prossima puntata.
Saluti Comunisti.