di Antonella Lombardi
Ammonta a più di 100 miliardi di euro il fatturato prodotto ogni anno dalle organizzazioni
criminali in Europa nei mercati illeciti. I settori in cui le mafie preferiscono investire sono
droga, traffici illeciti di armi ed esseri umani, contraffazione, frodi. È quanto emerso dalla
ricerca «Organised Crime Portfolio» (on line sul sito portfolio.eu), condotta da Transcrime
(centro inter universitario di ricerca sulla criminalità transnazionale). I risultati della ricerca
sono stati presentati dal presidente di Transcrime, Ernesto Savona, intervenuto al cinema
«Rouge et noir» di Palermo, durante il secondo incontro del progetto educativo antimafia del
centro Pio La Torre intitolato «La Legislazione antimafia italiana, l’Europa e l’economia
criminale». All’incontro sono intervenuti anche Vito Lo Monaco,presidente del centro Pio La
Torre, Vincenzo Militello, insegnante di diritto penale all’università di Palermo, e Antonio La
Spina, sociologo e docente alla Luiss di Roma.
«La ricerca si è focalizzata principalmente su 7 Paesi (Finlandia, Francia, Irlanda, Italia,
Paesi Bassi, Spagna, Regno Unito) – ha detto Savona – Finito il tempo dell’emotività bisogna
investire nella conoscenza del fenomeno mafioso. Le nazioni Unite stanno sollecitando
criteri di misurazione precisa sugli investimenti e sui flussi di denaro delle mafie. Noi di
Transcrime abbiamo indagato sul ciclo economico delle organizzazioni criminali, quali criteri
le mafie utilizzano per i loro investimenti e questo aiuta anche a confiscare più facilmente i
loro proventi illeciti. L’Italia è un Paese eticamente fragile e questo purtroppo crea un habitat
ideale per le organizzazioni mafiose che producono povertà». Tra gli strumenti di contrasto e
prevenzione ipotizzati dalla ricerca, l’estensione della confisca ai patrimoni mafiosi anche
negli altri paesi europei.
Si può rivedere la registrazione integrale della conferenza …
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12 gennaio 2015