Foto: Salazar Leasmy il traditore, vicino alla sicurezza di Chavez
6 febbraio 2015
Martedì scorso, Diosdado Cabello ha dato istruzioni per quanto riguarda la vera identità di Leamsy Salazar e il suo rapporto al gabinetto esecutivo di Chávez. Non nego che tali dichiarazioni alimentino di nuovo le mie perplessità circa il coinvolgimento della CIA nell’assassinio di Chavez.
Come Salazar, molti furono vicino al Comandante Presidente, che successivamente hanno tradito gli ideali della Rivoluzione Bolivariana, suggerendo l’esistenza al suo interno di gravi violazioni nella sicurezza e la possibilità, sempre più accertata, che fu ucciso mediante l’induzione del cancro.
29 dicembre 2011 ho pubblicato un articolo intitolato “il cancro indotto, un’arma della CIA?”, dove davo ragione alla denuncia di Chavez, circa la possibilità che l’Agenzia stesse attentando alla vita di diversi leader della regione.
Successivamente, il programma, ora scomparso, “Reverso” mi ha intervistato per un documentario che deve essere studiato, quando possibile, da tutti.
Dopo 23 mesi dalla morte di Chavez, metto a disposizione questo articolo, che mai perderà la sua validità come una vigorosa denuncia disponibile ai miei lettori. Inoltre, aggiungo il documentario “Reverso” per approfondire questa sempre più confermata ipotesi.
Le operazioni segrete della CIA mantengono un indirizzo permanente e immutabile, orientate contro specifiche figure politiche che sfidano l’egemonia imperiale Nordamericana, che tratta di eliminare fisicamente, così come intere nazioni che soffrono le criminali conseguenze di guerre prefabbricate, aggressioni biologiche, campagne sostenute da attacchi mediatici, minacce, invasioni e totale isolamento mediante blocchi e embarghi ingiustificati. Queste azioni criminali della CIA, esposte dall’Associazione per il Dissenso Responsabile, la quale stima, già nel 1987, di sei milioni di persone uccise a seguito di operazioni segrete della CIA. Oggi, al termine del 2011, questa cifra è cresciuta enormemente.
CHAVEZ HA RAGIONE
Il Presidente Hugo Chávez ha scoperto il Vaso di Pandora esponendo il suo sospetto circa l’insolita malattia di cancro da parte di diversi leader e personalità progressiste latinoamericane, negli ultimi mesi, tra cui egli stesso, la Presidente dell’Argentina Cristina Fernández, la Presidente brasiliana Dilma Rousseff, il Presidente del Paraguay Fernando Lugo, e l’ex Presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, tra gli altri.
“È molto difficile spiegare a questo punto già con la legge delle probabilità, per esempio, che cosa sta accadendo ad alcuni di noi (leader) in America Latina,” ha detto Chavez, puntando i suoi sospetti verso Washington e, in particolare, sulla CIA.
Chavez ha riconosciuto i sospetti di Fidel circa questo insolito fenomeno, che non sono prive di logica, soprattutto se partono da chi è stato bersaglio di oltre 600 tentativi di attentato, anche tentando di usare armi biologiche e veleni, durante uno degli incontri con lui, il Comandante gli disse con sospetto: “Chávez, sta attento… guarda, questa gente ha sviluppato tecnologie… attento a quello che ti danno da mangiare. “Diffida dei piccoli aghi e t’iniettano non sai cosa”.
Naturalmente, né Fidel né Chavez si sbagliano se si tengono in conto alcuni elementi e i contesti essenziali per fondare tali accuse coinvolgendo nella tangibile minaccia la CIA e le autorità Nordamericane.
Diversi laboratori del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti e la CIA, da decenni, dedicano notevoli risorse al bioterrorismo e, soprattutto, nella ricerca di inoculazione di malattie come il cancro, così, come altri tipi di virus o batteri, in grado di infliggere danni enormi su specifiche persone, militari e cittadini comuni, violando i divieti stabiliti dalle Nazioni Unite.
La guerra biologica o batteriologica, concepita come un’arma di alta efficacia, implementata mediante la progettazione di bombe e altri agenti per la diffusione di malattie. Da questi laboratori sono usciti il napalm, l’Agente Orange, il ceppo dell’antrace, l’influenza AH1N1, l’influenza suina, così come altri virus letali come l’HIV ed ebola.
Nel caso specifico del cancro, è noto che, dal 1975, è stata utilizzata l’istallazione di Fort Detrick dove si trova una sezione speciale all’interno del Dipartimento Virus del Centro per la Ricerca della Guerra Biologica, nota come “Struttura Fredrick per la ricerca del cancro”, sotto la supervisione del Dipartimento della Difesa, della CIA e del National Cancer Institute. Le indagini ultra segrete mirano a sviluppare un programma speciale di virus del cancro, altamente aggressivo e letale, per il quale esiste l’immunità ed è stato identificato come Virus Umano della cellula T della Leucemia (HTLV). L’insistenza di questi laboratori per realizzare meccanismi per produrre artificialmente cellule maligne o cancerose, estremamente invasive e in grado di propagarsi nel corpo sviluppando una inarrestabile metastasi, si è mantenuto per più di quattro decenni.
Secondo questi progetti, malattie tumorali sarebbero in grado di inibire qualsiasi difesa di fronte al loro attacco all’organismo umano, diffondendosi attraverso il sangue o la linfa, dopo essere state inoculate nello stesso attraverso varie vie.
L’alterazione del materiale genetico delle cellule umane materiale che provoca il cancro con mezzi artificiali in questi laboratori, sono la premessa di base di questa arma sviluppata con l’avvento del governo Nordamericano. Per fare questo prodotto di cellule staminali o stem cells, mediante mutazioni monitorati e preconcepite, convertendole in un fenotipo maligno più eterogeneo, di rapido sviluppo.
Altro elemento sullo sviluppo della guerra biologica del governo Nordamericano, legato particolarmente al cancro, è la testimonianza registrata del dottor Maurice Hilleman, prestigioso ricercatore di vaccini dei laboratori Merck, dove ammette che i suoi laboratori produssero vaccini contaminati con il virus del cancro e della leucemia negli anni settanta, che sono stati deliberatamente somministrati a cittadini sovietici. Questo macabro fatto è venuto alla luce grazie al dottor Len Horowitz, un ricercatore della guerra biologica della CIA, che l’ha documentato nel suo In Lies We Trust: The CIA, Hollywood and Bioterrorism, pubblicato nel 2007.
La CIA ha particolarmente perfezionato i metodi relativi all’omicidio, inducendo il cancro in alcune persone. Ha lasciato alle spalle, per esempio, il metodo utilizzato contro Jack Leon Ruby, mafioso, che ha ucciso il presunto assassino del Presidente John F. Kennedy, e che morì in prigione, presumibilmente da un cancro, il 3 gennaio 1967. In realtà, Ruby morì per avvelenamento da Tallio, che gli ha prodotto un rapido deterioramento della sua salute e la conseguente morte. I sintomi presentati dopo aver ingerito il Tallio, arma chimica letale, solubile in acqua, incolore e praticamente inodora e insapore, in grado di essere collocato nel cibo della vittima senza essere rilevato, erano simili a una reazione invasiva delle cellule cancerogene: febbre alta, caduta capelli, insufficienza cardiaca o respiratoria, collasso del sistema nervoso, dolori muscolari, paralisi o immobilità in certe zone del corpo e una morte dolorosa.
Gli amministrazioni Nordamericane hanno gelosamente curato i loro programmi super segreti di guerra biologica, al punto che, un rapporto preparato dallo scrittore Steve Quayle per Free Press International, del marzo 2006, suggerì che circa 40 microbiologi morirono in modo sospetto tra il 2002 e quest’anno. In tutti i casi, non si è trovato il colpevole delle morti, sospetti suicidi o incidenti pieni di interrogativi.
Washington, attraverso Victoria Nuland, portavoce del Dipartimento di Stato, reagì con brevi ciniche dichiarazioni alle affermazioni di Hugo Chávez, marchiandole come ipotesi “odiose e riprovevoli,” sostenere che gli USA siano coinvolti nelle infermità tumorali dei leader latino-americani.
LA GUERRA BIOLOGICA DELLA CIA E DEL PENTAGONO
La CIA e altre agenzie governative degli Stati Uniti hanno una vasta esperienza nella guerra batteriologica e bioterrorismo. Secondo informazioni pubblicate su diversi siti Web, il governo degli Stati Uniti ha sviluppato multipli segreti progetti di guerra biologica, tra i quali si sono distinti:
1947 – La CIA iniziò a studiare l’acido lisergico (LSD) per usarlo come arma biologica contro gli esseri umani. Nel 1960, il team Assistant Principal Intelligence Army (ACSI), autorizzò l’uso di LSD in Europa e in Estremo Oriente, per valutare le reazioni negli esseri umani. Entrambi i progetti sono stati codificati rispettivamente come Terza Opportunità e Cappello di Hongo.
1953 – La CIA iniziò il progetto MK ULTRA, le cui ricerche durarono undici anni, concepito per produrre e testare droghe e microrganismi per controllare la mente e modificare il comportamento degli esseri umani, senza il loro consenso.
1965- La CIA e il Dipartimento della Difesa cominciò il progetto MK SEARCH, al fine di manipolare il comportamento umano attraverso l’uso di droghe psichedeliche.
1966 – La CIA iniziò il progetto MK OFTEN diretto a testare gli effetti tossicologici di determinate droghe sugli esseri umani e gli animali.
1966 – Il Pentagono ruppe diverse fiale con il batterio Bacillus Subtilis nelle griglie di ventilazione della metropolitana di NY, esponendo deliberatamente più di un milione di civili.
1967 – La CIA e il dipartimento della difesa attuarono il progetto MK NAOMI, successore di MK ULTRA, progettato per mantenere, accumulare e testare armi chimiche e biologiche.
1970 – La Divisione Operazioni Speciali in Fort Detrick, sviluppò tecniche di biologia molecolare per la produzione di retrovirus (HIV).
1970 – La CIA e il Pentagono svilupparono “armi etniche”, progettate per eliminare, specifici gruppi etnici, suscettibili per loro differenze genetiche e variazioni nel DNA.
1977 – Udienze del Senato, nella Commissione Ricerca Scientifica e della Salute, confermarono la deliberata contaminazione dal Pentagono e della CIA di 239 popolazioni con agenti biologici fra il 1949 e il 1969, principalmente a San Francisco, Washington DC, centro-ovest degli Stati Uniti, Panama City, Minneapolis e St. Louis.
1987 – Il Dipartimento della Difesa ammise la ricerca e lo sviluppo di agenti biologici in 127 laboratori e Università degli Stati Uniti.
1990 – Applicazione a Los Angeles a più di 1500 i bambini neri e ispanici, da sei mesi di età, di un vaccino di morbillo “sperimentale”, non autorizzato dal CDC.
1994 – Si scoprì mediante la tecnica chiamata “tracciamento dei geni”, da parte del dottor Garth Nicolson, del Centro Scientifico del Cancro MD Anderson di Houston, che soldati di Desert Storm furono infettati con un ceppo alterato del Mycoplasma Incognitus, un batterio normalmente utilizzato nella produzione di armi biologiche, che contiene il 40 per cento della proteina del virus dell’AIDS. Poi, nel 1996, si ammise che circa 20.000 soldati sono stati colpiti.
1995 – Il governo Nordamericano ammise di aver offerto a criminali di guerra e scienziati giapponesi soldi e l’immunità da procedimenti giudiziari in cambio dei dati sulle loro ricerche sulla guerra biologica.
1995 – Il dottor Garth Nicolson rivelò la prova che gli agenti biologici utilizzati durante la guerra del Golfo erano stati fabbricati a Houston (Texas), Boca Raton (Florida) e testati sui prigionieri nel Dipartimento delle Correzioni del Texas.
1996 – Il Dipartimento della Difesa ammise che i soldati di Desert Storm sono stati esposti agli agenti chimici, ciò che portò, un anno dopo, 88 membri del Congresso a firmare una lettera chiedendo un’indagine sull’utilizzo di armi biologiche nella guerra del Golfo.
AGGRESSIONI BIOLOGICHE CONTRO CUBA
L’Operazione Mangusta della CIA aveva concepito nell’attività numero 33, dopo il fallimento della Baia dei Porci, l’uso criminale della guerra biologica contro Cuba, iniziata con l’introduzione del virus patogeno New Castle.
Anni dopo, nel 1978, la CIA introdusse nell’isola l’epifite Rossa della Canna, danneggiando le aree produttrici di canna da zucchero del paese.
La CIA introdusse, anche, la Peste Suina africana, apparsa inizialmente nel 1971 costringendo a sacrificare più di 700 maiali, e che riapparve tra il 1979 e il 1980.
Il caso della Muffa Azzurra del tabacco, introdotta a Cuba all’interno della tela di chiusura di colture importate dagli Stati Uniti, distrusse più di 85% delle piantagioni di quella pianta. Le conseguenze furono che Cuba non poté esportare uno dei suoi principali beni.
L’azione più riprovevole della guerra biologica contro Cuba fu l’introduzione del virus Dengue Emorragico nel 1981, uccidendo 158 cubani, di cui 61 bambini.
Quello stesso anno, la CIA introdusse il virus della Congiuntivite Emorragica e, poco dopo, la Seudodermatosis Nodulare Bovina, il cui agente eziologico fu isolato nel laboratorio di Camp Ferry, a New York.
Cuba inoltre fu aggredita, nel 1994, dalla CIA con l’epifite esotica Sigatoka Nera, con danni al bestiame e con l’esotica Emorragia Virale del coniglio. Due anni dopo, nel 1996, ancora una volta, l’Agenzia introdusse la Varroa ed il Thrips Palmi, danneggiando l’attività della produzione di miele nel primo caso e la produzione di fagioli, patate, peperoni e altre colture, nel secondo caso.
CONCLUSIONI
C’è poco da commentare sulle asserzioni del Comandante Hugo Chávez sul sospetto dell’infermità cancerogena di diversi presidenti e personalità dell’America-Latina ed il loro sospetto che Stati Uniti potrebbero essere i responsabili.
La signora Victoria Nuland, portavoce del Dipartimento di Stato, funzionaria di basso rango dell’amministrazione Obama, non potrebbe utilizzare argomenti per dissipare tale possibilità. La CIA ed il Pentagono, nel frattempo, conoscono la verità.
Chi ha ucciso i bambini innocenti mediante l’introduzione del Dangue Emorragico a Cuba, non può avere scrupoli né pietà. Indubbiamente, un giorno questo sospetto diventerà verità, per la vergogna degli Stati Uniti e dei loro governanti.
29 dicembre 2011
Percy Francisco Alvarado Godoy