L’Ufficio Stampa del CC del KKE, nella sua dichiarazione in relazione alla decisione dell’Eurogruppo su Cipro, osserva quanto segue:
“Il KKE denuncia l’antipopolare decisione dell’Eurogruppo su Cipro e l’impatto negativo sui redditi delle persone per l’imposizione di una pesante tassa sui conti bancari. Il KKE è al fianco del popolo cipriota a cui esprime la propria solidarietà per le barbariche misure antipopolari imposte da UE-FMI e dai borghesi governi sulle popolazioni di entrambi i paesi”.
L’Organizzazione di base del KKE e quella giovanile del KNE a Cipro chiedono la partecipazione alla manifestazione di martedì (20) alle 17,00 davanti al parlamento cipriota, con lo slogan “La plutocrazia deve pagare la crisi. Scontro con l’Unione europea, il FMI, i governi borghesi di Cipro e in Grecia”.
In una loro nota, le organizzazioni del KKE e della KNE di Cipro, asseriscono tra le altre cose:
“Il KKE è a fianco del popolo cipriota. Esprime la propria solidarietà contro le barbariche misure antipopolari imposte da UE-FMI e dai governi borghesi di entrambi i paesi. Invitiamo il popolo cipriota, i lavoratori di Cipro nel loro insieme a resistere a questa linea politica antipopolare. Non devono consentire di mettere mano ai loro depositi, cosa che mira a garantire la continuazione della redditività del capitale bancario e dei monopoli.
Ora più che mai è il momento per i lavoratori di Cipro di trarre conclusioni circa il ruolo dell’Unione europea e dei suoi meccanismi. E’ stato dimostrato che l’UE è un’alleanza predatoria della cui reale natura trae vantaggio il capitale. Gli scenari di ricatto di UE-FMI-Russia denunciano l’essenza della “solidarietà” e dei “valori collettivi” sbandierati dai governi borghesi.
Chiedono al popolo di pagare i danni e per l’ennesima volta risulta evidente che i pacchetti di prestiti hanno come unico obiettivo di accelerare l’applicazione di misure predeterminate, nel quadro del fallimento controllato dei paesi membri.
Basta aspettare!
I popoli cipriota e greco devono scegliere un altro percorso di sviluppo davanti al dilemma “austerità” o fallimento. Devono scegliere la via della rottura e del rovesciamento del sistema capitalista. Il sistema che porta alla disoccupazione, alla povertà per le famiglie e gli strati popolari, che impone “sforbiciate” ai redditi delle persone. Si deve scegliere la via del conflitto con i monopoli e i loro rappresentanti, l’UE, il FMI e i loro governi borghesi nazionali”.