di MOWA
Mattina del 1° maggio 2015 a Milano.
Ore 9,15 ritrovo davanti al Planetario di corso Venezia, le persone incominciano a riunirsi per manifestare nella ricorrenza di questa giornata e rivendicare le conquiste sociali ed economiche di quasi due secoli da parte dei lavoratori.
Come ogni anno una manifestazione esaltante: bande musicali, gonfaloni e rappresentanti delle relative figure istituzionali dei Comuni, un corteo ricco di cartelli e che risuona di slogan contro le politiche di privazioni (e privatizzazioni) imposte dai vari governi che si sono succeduti in questi anni… ma l’affluenza risente, sicuramente, delle scelte sbagliate e poco attinenti alla realtà, come fossero subalterne alla logica dell’impresa più che alla socialità voluta dalla Costituzione, fatte dai sindacati confederali.
A conclusione di tutto un comizietto in piazza Fontana, tra le varie transenne e le piante del luogo che separavano i manifestanti dalle autorità.
Nel pomeriggio, invece, in piazza XXIV Maggio si danno appuntamento coloro che non si riconoscono nelle sigle dei sindacati confederali (CGIL-CISL e UIL).
L’ adesione è significativa: un insieme di persone variopinte, molte dedite più al consumo di musica a palla che a slogan contro il governo, ma, per amor di verità, questo non interessa tutto il corteo ma solo quella parte posta tra la “Banda degli Ottoni” che apre la manifestazione ed i Cobas che, tenendo le distanze, chiudono.
Nell’aria è alta la tensione, un nutrito gruppo di black bloc (più di un centinaio) si è posto nel mezzo del corteo, con il solito “equivoco” abbigliamento nero, e sembra abbia intenzione di far perdere il senso della manifestazione del 1° maggio.
Non si contano le minacce di questi “provocatori” ai vari fotografi presenti o agli astanti che scattano foto con i propri cellulari, con questi atteggiamenti, costoro, denotano di non essere in sintonia con quella che dovrebbe essere la trasparenza delle proprie azioni.
Queste azioni vandaliche, a parer nostro, favoriscono i vari yesman del governo indirizzandoli verso leggi più severe e autoritarie… Proprio nell’ottica dei vari Delrio che in questi giorni, in occasione dell’Expo, chiede restrizione sul diritto di sciopero.
Sarà casuale la presenza dei black bloc a Milano oppure dobbiamo supporre che la sintonia con i governanti sia incredibile?
Lo abbiamo sostenuto e oggi lo riconfermiamo con forza che questi black bloc ricordano molto il “Gruppo Alpha” degli anni passati (da non confondersi con il gruppo antiterrorismo Specgruppa A dell’URSS creato il 28 luglio 1974, guarda caso tedeschi e sopravvissuti alla Rote Armee Fraktion), un ricettacolo di equivocità e collusione con il potere (come sono state le Brigate Rosse, Potere Operaio, Autonomia Operaia), che si mescolavano a ignari manifestanti per poi far scatenare il putiferio e la codardia di costoro stava proprio nel “mischiarsi” ai pacifici manifestanti che, giustamente, li respingevano.
Sono d’obbligo alcune domande alla nostra intelligence:
Visto che da giorni circolavano voci (tanto da andare sui giornali) sulla presenza dei black bloc (tedeschi, greci, spagnoli) alla manifestazione di quest’oggi come mai non si è pensato di istituire squadre specializzate che, al termine della manifestazione, seguano questi gruppi per vedere i volti dei componenti dopo che si siano tolta da “divisa” nera ed il passamontagna che ne nasconde le sembianze?
Seguendoli sino a casa non sarebbe possibile tracciare una mappa dettagliata di chi siano realmente?
E, a meno che costoro non siano una cosa “tutto in famiglia” sul modello del sequestro Moro, finalmente potrebbero essere arrestati e consegnati alla giustizia.
Troppo complicato o troppo costoso?
Costano forse meno i danni sociali che producono?
Qualche foto per aiutare la democrazia e la Costituzione italiana…