Nel 2014 un rapporto del National consortium for the study of terrorism ha elencato 110 paesi in cui tra il 1970 e il 2013 ci sono stati 3.400 attacchi a scuole. I numeri di alcuni paesi, dalla Colombia alla Russia, sono impressionanti. Il fenomeno è globale. Censirlo e capirlo è dal 2010 la missione della Global coalition to protect education from attack (Gcpea). È giusto individuare le differenti cause prossime che armano la mano di terroristi, dai narcotrafficanti alle minoranze oppresse o ai fondamentalisti. Ma una causa prima e comune forse c’è. L’istruzione dà comunque strumenti di libertà, incrina equilibri tradizionali. Proprio questo la rende invisa a chi campa su diseguaglianze, servitù, ignoranza. E forse non si tratta solo dei terroristi.
14 maggio 2015