“Presso la camera di Commercio di Roma è stato accertato che della Kiria Costruzioni Edilizie, Società a responsabilità limitata era socia MARCHESI Leda madre di Parizio BONANNI e moglie di BONANNI Lanfranco. Il nome KIRIA, come riferito da Patrizio BONANNI, era quello del cane della famiglia”.
Così recita la relazione presentata dall’ispettrice capo dottoressa Tintisona alla Commissione Moro il 10 giugno 2015. Peccato che dalle visure presso la Camera di Commercio la signora Leda Marchesi non risulti socia della società Kiria. Ci sono altre dieci società, ma la Kiria non c’è. Andando a cercare la Società Costruzioni Edilizia Kiria srl, vediamo che è costituita il 29/11/1965; è iscritta il 22/12/1965 nel Registro Ditte con il Numero RM-292326; è iscritta nel Registro Società con il Numero 276565; ha un capitale sociale di 300.000 lire; in data 14/09/1967 viene nominato come liquidatore Bruno Rossi; cessa la sua attività il 26/07/1969 e comunica con comodo la chiusura della liquidazione il 14/11/1973. Poiché dagli atti risulta che l’ENPAF acquista dalla Kiria tutto il palazzo di via Fani 109-111-113 il 4 aprile 1967, costruito dai Bonanni, la mission della Kiria, che viene liquidata subito dopo la transazione, sembrerebbe unicamente quello di far costruire e vendere il palazzo all’ENPAF senza far apparire ufficialmente il nome dei costruttori. Venduto il palazzo, la società viene sciolta.
Ma nella informatizzazione dell’archivio c’è una irregolarità: all’atto della immissione dei dati nell’archivio digitalizzato, non è stato immesso il codice fiscale della società. E all’operatore che cerca appare un link: CERTIFICAZIONE INIBITA. Se si chiede il motivo per cui risulta inibita la documentazione, il sistema non risponde. È tuttavia necessario conoscere le cause della mancata funzionalità dell’archivio digitalizzato. Infatti, se la documentazione è INIBITA perché i dati non sono stati caricati nel momento della digitalizzazione dell’archivio, allora si può richiedere il fascicolo cartaceo alla CCIA di Roma, che è tenuta a permetterne la visione; se la documentazione è INIBITA perché il fascicolo è andato distrutto causa allagamento, allora è inutile chiederlo e ci si deve limitare a chiedere al signor Bonanni come si chiamava il suo cane.
Sembrerebbero avvolte nel mistero anche le tracce lasciate dalla padrona del cane. Infatti nell’elenco delle società partecipate dalla signora figurano dieci società che già conosciamo, ma non figura la Kiria, di cui, secondo le indagini della dottoressa Tintisona, la signora Leda Marchesi era socia. E c’è qualcos’altro di strano: nel 2010 qualcuno inserì nell’Archivio digitalizzato un doppione della Marchesi Leda, ma, anche questo, come la Kiria, senza codice fiscale. Così risultano in archivio due Leda Marchesi: una con CF e una senza CF. La signora Leda Marchesi senza CF risulta ufficialmente coinvolta soltanto in una società (non è la Kiria, è la RESIDENZIALE SOLE E MARE), nella quale, con 10.200 euro, deteneva il 50% delle quote sociali.
Perché la facciamo tanto lunga con questa Kiria che vende all’ENPAF tutto il palazzo all’incrocio fra via Fani e via Stresa, davanti al quale furono ammazzati gli agenti della scorta e fu rapito Aldo Moro? Perché quel palazzo era stato costruito da quegli stessi fiduciari del Sisde che parcheggiano l’auto della società di copertura del Sisde al posto del furgone del fioraio; l’auto, targata Roma T50534, era nella disponibilità del signor Patrizio Bonanni. Il quale giustifica la sua presenza sulla scena del crimine, come dichiara alla Commissione Moro la dottoressa Tintisona, con il fatto che “in quel periodo aveva la disponibilità di un appartamento in via Mario Fani 109, senza affacci su detta via, ove si recava saltuariamente”. E ancora: “non ricordava se aveva un contratto con l’ENPAF o se l’appartamento gli era stato ceduto da un suo amico”.
Troppi non ricordo, dottoressa Tintisona. E anche un allagamento che purtroppo distrugge i contratti d’affitto. E troppe informatizzazioni senza codice fiscale. Ma si sa, i cani non hanno il codice fiscale….
(continua)
Le fonti dello staff di iskrae
1 Comment
Bellissimo articolo,continuate non vedo l’ora di leggere il resto.