Mosca: ‘Queste misure causeranno la perdita di posti di lavoro per migliaia, se non milioni, di europei’
In Ucraina si combatte sempre un po’: non troppo per passare dalla tregua alla guerra e non troppo poco da far sperare nella pace possibile. 5 morti oggi nell’Est Ucraina. I ministri esteri di Russia, Ucraina, Francia e Germania si riuniscono in serata a Parigi per verificare gli accordi di Minsk
di Ennio Remondino
Tre civili e due militari ucraini morti nelle ultime 24 ore nell’est dell’Ucraina, dove proseguono i combattimenti tra governativi e i separatisti filorussi. Un portavoce militare di Kiev, ha sostenuto che due soldati sono morti e altri 13 sono rimasti feriti in diversi attacchi che sarebbero stati sferrati dai ribelli con l’artiglieria pesante. I tre civili sono rimasti uccisi vicino a Grolivka, che si trova nel territorio controllato dai separatisti a nord di Donetsk. Versione dei fatti contraddittoria. Caparbi i ministri degli esteri di Russia, Ucraina, Francia e Germania si riuniscono a Parigi per fare il punto.
Si litigherà sulla realizzazione degli accordi di pace di Minsk in Ucraina, dopo che Obama, Nato e Unione europea avevano già deciso che tutte le colpe erano di Mosca. La diplomazia si intrattiene mentre sul terreno, ancora oggi, ci sono i morti. Il conflitto ha già causato 6.400 morti dall’aprile del 2014. La missione dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, l’Osce, denuncia l’intensificarsi dei combattimenti nel fine settimana: ‘In due giorni abbiamo registrato più di 500 esplosioni provocate da colpi di artiglieria e mortaio vicino a Donetsk’, riferisce la missione.
I responsabili delle diplomazie russa, ucraina, francese e tedesco faranno il punto sulla situazione dopo l’ultimo incontro che si era tenuto a Berlino alla metà di aprile. In contemporanea, a Minsk, si riunisce il ‘gruppo di contatto’ sull’Ucraina di cui fanno parte Mosca, Kiev e l’Osce e i separatisti filorussi, in presenza del nuovo inviato speciale dell’Osce, l’austriaco Martin Sajdik. Alla vigilia dell’incontro di Parigi, c’è stata una videoconferenza tra il presidente francese François Hollande, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente russo Vladimir Putin, con recita come da ruolo.
Merkel e Hollande hanno espresso preoccupazione sulle violazioni del cessate il fuoco attribuite ai separatisti mentre il Cremlino ha attribuito a Kiev la responsabilità del proseguimento del conflitto. Nel frattempo, dopo le sanzioni dell’Unione europea, le reazioni russe. Provocatoria già la data: il 22 giugno, giorno della memoria per le vittime della seconda guerra mondiale. Gaffe o stupidità? La Russia estenderà le controsanzioni sui prodotti agricoli europei. E, sottolinea il Cremlino, ‘queste misure causeranno la perdita dei posti di lavoro per centinaia di migliaia, se non milioni, di europei’.
23 giugno 2015