Foto: Intervista che Barbaro rilasciò a Davide Sassoli il 22 ottobre del 1993
Gli elenchi degli inquilini dei 52 appartamenti di via Fani 109 non sono reperibili: l’ENPAF dice che purtroppo “il carteggio è andato distrutto per allagamento”. Ma il contratto di Bruno Barbaro si è salvato.
Se il carteggio è andato distrutto, come facciamo ad avere notizie della Impresandex di Bruno Barbaro, cognato del gladiatore Pastore Stocchi, che era proprio qui al numero 109? Oh, ma guarda la bizzarria del caso! Si sono salvate le posizioni di 6 conduttori su 52, perché i loro nomi erano stati inseriti in archivi informatizzati, e fra questi, guarda un po’, c’è anche Bruno Barbaro. Siamo proprio fortunati. Così l’ENPAF può informarci che la ditta di caminetti del cognato del colonnello Pastore Stocchi – il gladiatore – aveva un contratto d’affitto dal 1969 per un appartamento al primo piano, scala B interno 11, che però, dicono, non dava sulla strada, ma sul cortile interno. Ci tengono molto a farci sapere che non c’era un affaccio diretto su via Fani, e a noi dispiace molto che Bruno Barbaro non potesse guardare il passeggio. Ma i suoi compiti non erano questi. Intanto che vendeva i caminetti avrebbe dovuto fare operazioni di intelligence e di monitoraggio del territorio, pronto a fornire logistica e strumenti, nel momento del bisogno, ai reparti speciali operativi, che vengono da fuori e si muovono sulla strada: non stanno mica alla finestra. Se i dati di Barbaro scampati all’allagamento servono a testimoniare il non affaccio, potevano anche essere distrutti per allagamento, e lasciarci nel dubbio: affaccia o non affaccia?
Perché qui, dottoressa Tintisona, non è mica l’affaccio che dà fastidio. La cosa che preoccupa è che Barbaro è lì mentre c’è Moscardi, e davanti a Barbaro c’è Pastore Stocchi, intanto che sta per arrivare anche Guglielmi. Ora, il problema è questo: i quattro hanno in comune almeno queste TAG: Decima Mas, Parà, Capo Marrargiu, Gladiatori, Stay Behind. Su Google li troverebbe subito: basta seguire i cookies. Pastore Stocchi addestra in Sardegna i parà alla guerra civile, insieme a due vecchi arnesi della Decima Mas; suo cognato amministra una società di copertura dei Servizi; Tullio Moscardi ha un passato remoto e prossimo di gladiatore ex Decima Mas; Guglielmi, che arriva fresco fresco dalla Sardegna, è a capo di un gruppetto di incursori speciali. Com’è che non vi è venuto in mente che la compresenza – cioè la presenza nello stesso luogo e nello stesso tempo – in via Fani, quella mattina e a quell’ora – potesse essere sospetta?
Eppure anche al signor Rossi, se trova la moglie a letto con l’idraulico, viene il dubbio che la presenza contemporanea e nello stesso letto dei due è indizio che c’è qualcosa che non torna. Qui, dottoressa Tintisona, nella stessa mattina, alla stessa ora, nello stesso luogo, ne abbiamo quattro di persone con gli stessi TAG. Che ci sia qualcosa che non torna? Anche se lei ci rassicura riportando una risposta di Bruno Barbaro, che dice che il cognato è un militare dei bersaglieri, creda, noi avremmo preferito in via Fani un idraulico. Gli idraulici, almeno, non ammazzano la gente.
(continua)
Le fonti dello staff di iskrae