Foto: Renzi Matteo, Christine Lagarde, il presidente Usa Barack Obama, il premier britannico David Cameron, e la cancelliera tedesca Angela Merkel al G7 dell’8 giugno 2015
Tra le varie informazioni che girano in rete o sui quotidiani odierni, forse, quella che ha più colpito è stata quella che riportiamo qui sotto in quanto rappresentativa di un paese che ha saputo reagire (e non ha, ancora, concluso) alle indicibili pressioni del FMI.
Si apre, invece, una voragine ai lacchè del capitalismo, che si azzuffano tra responsabilità e poltrone, nella difficile scelta di come riprovare ad umiliare un popolo che ha saputo dare, con il voto referendario, grande senso di compattezza (e non centra nulla il nazionalismo o populismo come scrivono diversi prezzolati giornalisti) e tentare, con ciò, di portare gli altri paesi verso un grande insegnamento di rispetto del genere umano prima ancora del denaro… Un’Europa, veramente, nuova.
MOWA
(AGI) – Buenos Aires, 6 lug. – Esulta la presidente argentina Cristina Fernandez de Kirchner per il trionfo del “NO” in Grecia alle richieste dei creditori. L’esito del referendum rappresenta “una clamorosa vittoria per la democrazia e la dignita'”, ha twittato la Kirchner. “Il popolo greco ha detto no alle impossibili ed umilianti condizioni che sarebbero state imposte per la ristrutturazione del debito. Noi argentini sappiamo di cosa si tratta”, ha aggiunto riferendosi al default dell 2002. “Speriamo che l’Europa e i suoi leader capiscano il messaggio”, ha concluso, e cioe’ che non si puo’ “costringere nessuno a firmare il proprio certificato di morte”.