S’è mai visto un inquirente che timbra il cartellino alle 9 e stacca alle 13? No, gli investigatori non hanno orario. A volte fanno le ore piccole, a volte saltano i pasti per non abbandonare la pista. Ma questi, invece, battono la fiacca.
Un certo numero di bossoli repertati sulla scena del crimine in via Fani presenta una verniciatura esterna color verdechiaro brillante, e non reca la data. Queste caratteristiche fanno pensare a stock di proiettili destinati ad essere conservati a lungo in depositi sotterranei a disposizione di reparti speciali (la verniciatura nichelata li difenderebbe dall’umidità e l’assenza di data garantirebbe l’anonimato del destinatario). Sull’argomento sono sorte in questi ultimi trent’anni numerose diatribe. La querelle è stata risollevata e non risolta anche nell’attuale Commissione Moro.
Qual è il problema, dottoressa Tintisona? Rispondere alla domanda: i bossoli ritrovati in via Fani con laccatura esterna senza data provenivano da stock riservati a reparti speciali o no? Lei giustamente aveva chiesto alla ditta Fiocchi, che li produceva, se l’assenza di data, la colorazione e la nichelatura “possano consentire di identificare l’Ente assegnatario della fornitura”, e se “siano mai state prodotte munizioni Ca. 9 x 19 Parabellum con speciali verniciature impermeabilizzanti destinate a Corpi Speciali o a particolari Reparti di Forze Armate”. Fin qui tutto bene. Mi segua.
Come il Bonanni, fiduciario dei Servizi, alla domanda se lui fosse un fiduciario dei Servizi, ha risposto di non essere un fiduciario dei Servizi, la Ditta Fiocchi, produttrice di proiettili che vanno a finire nelle mani di tutti, non può sputtanare i propri clienti. Mi segue? Ovviamente ha risposto che l’assenza di data, la colorazione e la nichelatura non possono costituire elementi di identificazione dell’ente assegnatario della relativa fornitura [Relazione Tintisona pag. 25], ed ha escluso che siano state prodotte munizioni 9 x 19 con speciali verniciature impermeabilizzanti e tipizzanti …. destinate a Corpi Speciali o a particolari Reparti di Forze Armate [sempre a pag. 25]. Insomma, viene rispettata la privacy. L’indagine è dunque impossibile? Non sapremo mai se quei proiettili erano destinati ad un Nasco o alla parrocchia di Santa Chiara o alla Forestale o alle guardie carcerarie o all’Università degli Anziani? L’indagine non è impossibile, ma è mooolto difficile…..
In nota, nella sua relazione, dottoressa Tintisona, lei scrive che il tecnico della Fiocchi non ha potuto escludere che per il munizionamento destinato ad Enti diversi dal Ministero della Difesa (Es. Ministero dell’Interno o Ministero di Grazia e Giustizia) non venisse richiesta la datazione, facendo presente che tale circostanza poteva essere verificata solo consultando i relativi contratti, lavoro particolarmente complesso e difficoltoso [sempre a pag.25]. Insomma, forse c’erano Enti che non richiedevano la datazione, ma verificare costa troppa fatica, quindi non lo facciamo. Tanto, non è mica successo qualcosa di grave in via Fani: alcune macchine in divieto di sosta, cinque morti ammazzati, un uomo importante rapito… cosa vuoi che sia? Chiarire se quei proiettili facevano parte di uno stock statale, istituzionale, estero, del Viminale, del ministero di Grazia e Giustizia, della Forestale, è un lavoro complesso e difficoltoso…. Cercare di sapere è faticoso…. E poi, perché chiarire?
Non sia mai, potremmo essere espulsi dal Circolo del Tennis.
E voi ammazzati in servizio, Ricci, Leonardi, Zizzi, Rivera, Iozzino, non lamentatevi. “Gli eroi da poltrona hanno la croce / E gli assassini vostri han la pensione”.
(continua)
Le fonti di iskrae