Uno spettacolo, un disco, un progetto di solidarietà
Il decennale percorso di Giovanni Giusto sulla strada del Teatro Canzone ha incontrato questa volta Gino Donè, unico italiano ed europeo ad aver partecipato alla Rivoluzione cubana guidata da Fidel Castro e Che Guevara che ha trascorso gli ultimi anni di vita a San Donà di Piave.
Una vita avventurosa che sembra uscita dalla penna di un romanziere, raccontata con quello stile che fa di Giovanni Giusto uno dei più apprezzati artisti del genere, accompagnato da una band che rende perfettamente quell’atmosfera cubana in cui lo stesso Giusto da tempo si è immerso con la registrazione dell’ultimo disco effettuata quest’anno all’Avana con la partecipazione di “trovadores” illustri quali Augusto Blanca e Eduardo Sosa.
Quella di Gino Donè è una storia segnata da valori che vanno oltre ogni ideologia politica; un italiano che fin dalla giovinezza si è trovato dalla parte dei più deboli e contro ogni forma d’ingiustizia, fino agli ultimi anni di vita trascorsi in riva al Piave.
Il debutto è stato realizzato il 20 giugno a Rovarè di San Biagio di Callalta, proprio vicino alla casa in cui Gino Donè era nato nel 1924.
Le repliche continueranno durante l’estate e il recital verrà proposto in autunno all’interno del progetto di solidarietà che è nato insieme a Revoluciòn.
Già nel 2014 Giovanni Giusto aveva sollecitato i compagni della Nazionale di Calcio Cantanti per un’iniziativa a favore dei bambini cubani, contro i danni provocati alla loro salute dal blocco economico e commerciale degli Stati Uniti che impedisce di acquistare i medicinali necessari per molte malattie.
Grazie alla sensibilità del sindaco di San Donà di Piave, Andrea Cereser, e del direttore della Nazionale Cantanti Gianluca Pecchini, il progetto è stato portato avanti ed in seguito all’incontro che Giusto ha avuto con Gianni Morandi all’Avana alla fine del 2014, ora il comune di San Donà di Piave, la Nazionale Cantanti, i Mass Media del Veneto ed il Teatro dei Pazzi, stanno organizzando una serie di eventi a partire dai primi di ottobre, che ruoteranno intorno alla mostra “Mira Cuba” realizzata dal sandonatese Luigino Bardellotto che ha avuto un’eco internazionale e migliaia di visitatori.
Il momento culminante sarà la partita di calcio tra Cantanti e Mass Media Veneto, il cui ricavato andrà a MediCuba, l’organizzazione internazionale che si occupa del reperimento dei medicinali.
“Questo è un momento importante per Cuba – ha dichiarato Giovanni Giusto – dopo le parole di Obama e Raúl Castro a metà dicembre, e l’isola caraibica ha raccolto l’attenzione di tutto il mondo. Anche l’Italia ha dimostrato interesse per le vicende cubane. Gli Eroi, ingiustamente incarcerati nelle galere americane sono stati liberati. Antonio Guerrero, uno dei “Cinque” è stato di recente in Italia dopo 16 anni di carcere nelgi USA ed ha ricordato che tutta questa attenzione per Cuba, al momento, non risolve i problemi causati dal blocco, primo fra tutti il reperimento di medicinali e strumenti medici, la cui mancanza può provocare anche vittime innocenti.
Per questo ci mobilitiamo con il nostro lavoro e con l’aiuto di personaggi molto popolari cercheremo di sensibilizzare la gente, perchè non si può restare inermi di fronte a queste ingiustizie ed il ruolo degli artisti dev’essere anche quello di alzare questa voce.
21 luglio 2015